Il Senato francese ha recentemente compiuto un passo significativo verso la promozione della salute pubblica e la riduzione delle malattie legate allo stile di vita. La Commissione Affari Sociali, infatti, ha adottato all'unanimità un rapporto che propone una revisione sostanziale della tassazione su tabacco, alcolici, bevande e alimenti dolci o salati. Questa decisione rappresenta una risposta determinata ai crescenti costi sanitari associati al consumo di tali prodotti.

La Francia, come molte altre nazioni, sta affrontando una crescente incidenza di malattie croniche legate a cattive abitudini alimentari e al consumo di sostanze nocive. Il rapporto della Commissione Affari Sociali sottolinea che l'attuale regime fiscale non è sufficiente a disincentivare il consumo di tabacco, alcol e cibi e bevande non salutari. La revisione proposta mira a correggere questo squilibrio attraverso un approccio più mirato e progressivo.

Il rapporto evidenzia che, nonostante le tasse sul tabacco e sugli alcolici siano già in vigore, i tassi di consumo rimangono preoccupantemente alti. Per il tabacco, la commissione propone un aumento graduale delle accise, accompagnato da campagne educative per informare il pubblico sui rischi per la salute. Per quanto riguarda gli alcolici, il rapporto suggerisce di differenziare le tasse in base al contenuto alcolico, con tassi più alti per le bevande ad alta gradazione.

Uno dei punti più innovativi del rapporto riguarda la tassazione delle bevande zuccherate e degli alimenti salati. Il consumo eccessivo di zuccheri e sale è collegato a una serie di problemi di salute, tra cui obesità, diabete e malattie cardiovascolari. La commissione propone l'introduzione di una "sugar tax" e una "salt tax", da applicare non solo alle bevande gassate e zuccherate, ma anche ai cibi confezionati ad alto contenuto di zucchero e sale. Questa misura è vista come un incentivo per i produttori a ridurre il contenuto di queste sostanze nei loro prodotti.

Il consumo di tabacco provoca ogni anno in Francia 73.000 morti premature, 41.000 sono quelle dovute all'alcol e 27.000 quelle per l'obesità. Si tratta di un totale di 141.000 decessi prevenibili all'anno. Il costo netto per le finanze pubbliche ammonta complessivamente a poco più di 5 miliardi di euro.

L'obiettivo principale di questa revisione fiscale è duplice: da un lato, ridurre il consumo di prodotti nocivi per la salute, e dall'altro, generare entrate che possano essere reinvestite in programmi di prevenzione sanitaria e di educazione alla salute. La commissione spera che queste misure possano portare a un cambiamento comportamentale significativo tra i consumatori, favorendo scelte alimentari più sane e responsabili.

Da qui una delle proposte chiave del rapporto: "Aumentare il prezzo dei prodotti del tabacco del 5% all'anno (3,25% esclusa l'inflazione se è dell'1,75%) fino al 2040", che "consentirebbe di aumentare il prezzo di un pacchetto di sigarette dai circa 12 euro di oggi ai 25 euro del 2040". Un prezzo più che raddoppiato, in 16 anni. La tassazione del tabacco attualmente frutta 15 miliardi di euro all'anno.

La decisione della Commissione Affari Sociali è stata accolta con favore da molte organizzazioni sanitarie e da esperti di salute pubblica, che vedono in essa un passo coraggioso e necessario. Tuttavia, c'è anche chi esprime preoccupazioni riguardo all'impatto economico di queste tasse sui consumatori, in particolare su quelli a basso reddito. La commissione ha risposto a queste preoccupazioni proponendo misure compensative, come sussidi per l'acquisto di alimenti sani.