Esteri

Quella in Ucraina è una guerra paradossale

Paradosso deriva dal greco ed è il risultato della composizione dei termini παρα nel significato di «contro» e δόξα «opinione». Pertanto, un paradosso è un qualcosa che va contro l'opinione o contro il modo di pensare comune e di conseguenza è un qualcosa che sorprende perché strano, inaspettato, all'apparenza incomprensibile. 

E, pertanto, come non giudicare paradossale la guerra che la Russia di Putin ha deciso di fare all'Ucraina?

È una guerra che potremmo quasi definire una guerra civile per i collegamenti storici tra i due Paesi e per il fatto che vi sono legami stretti di parentela tra famiglie che vivono, separatamente e non, in Russia e Ucraina. E per qual motivo Putin ha deciso di muovere il suo esercito dentro i confini ucraini? È una domanda a cui la Russia risponde adducendo motivi che riguarderebbero la sicurezza, perché l'Ucraina diventando un Paese Nato costituirebbe una minaccia per Mosca.  Ma al di là delle intenzioni di Zelensky, l'ingresso nella Nato richiede una procedura, con dei tempi di approvazione e un voto unanime dei Paesi membri... ma al momento non era in corso niente di tutto questo. Per questo è incomprensibile e pertanto paradossale la scelta di Mosca di pianificare un attacco in Ucraina, compresi i tempi per la sua attuazione.

E altrettanto paradossale è la risposta all'invasione da parte dell'occidente che si indigna per quanto sta accadendo, una guerra che potrebbe sfociare in un massacro, ma non fa niente per fermarlo perché Putin ha detto (quasi) chiaramente che, ad un intervento Nato, risponderebbe ricorrendo all'arsenale nucleare. Europa e Stati Uniti somigliano ad un bagnino che dalla spiaggia assiste inerte alla scena di un bagnate che sta per annegare e, invece di gettarsi in acqua, si sbraccia dicendogli vieni a riva... ma quel disgraziato se fosse stato in grado l'avrebbe fatto già da tempo!

In compenso, l'occidente punisce la Russia con delle sanzioni che, però, paradossalmente finiranno per ritorcerglisi contro visti i legami commerciali esistenti con Mosca. Per quanto riguarda l'Italia, ad esempio, basti vedere le percentuali degli scambi con la Russia pubblicati mensilmente dall'Istat. Non solo. Mentre da una parte gli europei si lambiccano il cervello su come far del male alla Russia, dall'altra non rinunciano a far arrivare il gas da quel Paese, perché non ne possono fare a meno! E se questo non è abbastanza paradossale, possiamo aggiungere il fatto che il blocco del gasdotto NordStream 2 viene propagandato come un colpo decisivo a Putin... dimenticando di ricordare che non era mai entrato in funzione, nonostante fosse completato ormai da tempo.

Ed è paradossale che l'occidente si scandalizzi con la Russia per l'invasione dell'Ucraina dopo aver messo a ferro e a fuoco l'Iraq inventandosi la balla delle armi di distruzione di massa, solo per accaparrarsi il gas e il petrolio iracheni e poter consentire ai repubblicani di ricorrere ad aumentare la spesa pubblica negli Stati Uniti, per rilanciare l'economia in crisi, con la scusa di una guerra.

Ed è paradossale che l'occidente continui a fare affari con la Cina, quando è più che evidente il nuovo asse tra Pechino e Mosca con Xi Jinping e Vladimir Putin che ormai quasi fanno petting in pubblico durante gli incontri ufficiali.

Ma forse è la guerra di per sé che è paradossale visto che sempre prima o poi vi sarà una pace, ma nonostante ciò tutti i Paesi alla guerra non sanno rinunciarci.

Autore Marco Cantone
Categoria Esteri
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