Il presidente cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a Bali per il G20, si sono incontrati questo lunedì. Non è la prima volta che i due hanno avuto un colloquio faccia a faccia (in precedenza era avvenuto durante l'amministrazione Obama), ma è la prima volta che questo avviene da quando Biden è stato eletto presidente degli Stati Uniti nel 2021.

Da allora i due leader si sono parlati tramite telefonate e videochiamate. Nel loro ultimo incontro virtuale, a settembre, avevano discusso di Ucraina, Covid e Taiwan, argomento quest'ultimo su cui tra Usa e Cina era nata non poca tensione a seguito del viaggio a Formosa di Nancy Pelosi nell'agosto scorso, che come conseguenza, da parte di Pechino, aveva congelato un abbozzo di cooperazione sulle questioni climatiche e sulla pandemia. La ripresa della cooperazione su tali temi, secondo i media statunitensi, rappresenterebbe un buon risultato del colloquio odierno. 

Le premesse sono incoraggianti. I due presidenti si sono fatti riprendere mentre si stringevano calorosamente la mano all'interno del lussuoso hotel Mulia, nella baia di Nusa Dua.

"È semplicemente fantastico incontrati", ha detto Biden a Xi, per poi aggiungere che "in qualità di leader delle nostre due nazioni, condividiamo la responsabilità, a mio avviso, di dimostrare che la Cina e gli Stati Uniti possono gestire le nostre diversità, impedendo che la concorrenza si trasformi in conflitto, e trovare modi per lavorare insieme sulle attuali problematiche globali che richiedono la nostra reciproca collaborazione".

Da parte sua, Xi ha detto che le relazioni tra i due paesi non soddisfano le aspettative globali e 

"pertanto dobbiamo tracciare la rotta giusta su cui Cina e USA possano collaborare. Dobbiamo trovare la giusta direzione per le future relazioni bilaterali in modo da migliorarle".

I loro principali argomenti di discussione dovrebbero riguardare le ambizioni nucleari di Taiwan, l'Ucraina e la Corea del Nord.

Negli anni scorsi, tra Stati Uniti e Cina, sono aumentate le tensioni sui temi relativi a Hong Kong, Taiwan, Mar Cinese Meridionale, dazi doganali e restrizioni alle forniture tecnologiche made in Cina. Però, secondo funzionari statunitensi, negli ultimi due mesi sono stati compiuti passi diplomatici da parte di Pechino e Washington per ricucire gli strappi.

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, prima dell'incontro aveva dichiarato alla stampa che il colloquio aveva "lo scopo di stabilizzare le relazioni tra Stati Uniti e Cina e di creare un'atmosfera più stabile per le imprese statunitensi".

In ogni caso, fonti diplomatiche americane hanno fatto sapere che sarebbe stato improbabile che a seguito del colloquio sarebbe stata rilasciata una dichiarazione congiunta. Comunque, strette di mano e sorrisi sono un dato incoraggiante da non sottovalutare... di questi tempi.