Ieri, 12 febbraio, nella Sala del Tempio di Adriano a Roma, Umberto Croppi, nominato Presidente della Quadriennale di Roma nell’agosto 2019, ha presentato le partnership istituzionali, il piano di sviluppo e le azioni in programma della Fondazione nonché le novità riguardo l’Arsenale Clementino a Porta Portese, complesso monumentale che il MiBACT ha destinato alla Fondazione.
Sarah Cosulich, Direttore artistico della Quadriennale di Roma, ha tracciato un resoconto delle attività svolte nel biennio 2018-2019 in vista della Quadriennale d'arte 2020, che si inaugurerà il 1° ottobre 2020 al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Sono intervenuti i rappresentanti dei tre partner istituzionali della Quadriennale: il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, la Regione Lazio, il Comune di Roma.
La Quadriennale fu istituita nel 1927 per l’intuizione e l’impegno di un artista, Cipriano Efisio Oppo, ed è l’unica istituzione nazionale che ha come missione esclusiva di indagare, registrare, certificare ed appoggiare tutto quanto si muove nelle arti visive sul territorio nazionale per poi proiettarlo sul piano internazionale.
Sin dagli esordi la Quadriennale divenne il più importante concorso artistico a livello nazionale, sia per il risalto delle varie rassegne in Italia e all’estero, sia per gli incentivi dati ai partecipanti tramite premi e attraverso l’imponente campagna di acquisizioni.
Fino ad ora sono state sedici le edizioni svoltesi, alle quali hanno partecipato oltre seimila artisti; praticamente tutti i grandi protagonisti del Novecento hanno conosciuto una prima importante affermazione in una delle edizioni della Quadriennale, da Pericle Fazzini a Renato Guttuso, da Emilio Vedova a Giosetta Fioroni, da Gino De Dominicis a Vanessa Beecroft, solo per citarne alcuni, con un’età media di 25 anni alla prima partecipazione.
Circa 2700 le opere in mostra acquistate finora per le collezioni del Comune di Roma, di Ministeri, banche ed enti pubblici di varia natura.
Oltre cento sono state le esposizioni realizzate all’estero: la prima, del 1931, fu una mostra itinerante allestita negli Stati Uniti, nei musei di Baltimore, Syracuse e Cleveland con una selezione di 72 opere esposte alla I Quadriennale; l’ultima, Pittura in Italia 1950-60 del 1997, si è svolta presso il Museo delle Belle Arti di Budapest.
L’archivio, proveniente da quasi un secolo di incessante attività dell’Istituzione, costituisce una fonte ineguagliabile di dati, ma è anche materia viva di studio e divulgazione: 14.000 fascicoli di documentazione su artisti del XX e XXI secolo, 2000 fascicoli e registri dell’Archivio Storico, 250 buste di carteggio, 30.000 immagini fotografiche, 400 video, 1000 manifesti, 40.000 volumi, 2150 riviste d’arte, 10 fondi archivistici e 8 fondi librari acquisiti per donazione, fra gli altri di Bianca Attolico, Giovanni Carandente e Lorenza Trucchi.
L’attività editoriale, svolta a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, ha visto la pubblicazione di due collane editoriali: “Quaderni della Quadriennale” (21 uscite) e “Archivi dell’arte contemporanea” (4 uscite), cui si aggiungono una decina di opere monografiche, che rappresentano fondamentali approfondimenti sulla storia delle vicende artistiche del XX e XXI secolo. (#carlomarinoeuropeannewsagency)