Tanti impegni lavorativi per Mario Ruvio, italiano ma residente da qualche anno a Los Angeles, città dove ha già all’attivo una promettente carriera nel mondo cinematografico e televisivo. Il ragazzo figura nel cast dell’episodio pilota di “There is no tomorrow”, nuova serie tv dove ha avuto modo di impersonare il protagonista Tyler. Un racconto che spazia nei generi fantasy, sci-fi e drama, per concentrarsi sulla reazione del giovane alla scoperta che il mondo che conosce è destinato a finire entro 24 ore. Quali saranno quindi i pensieri di Tyler una volta che comprenderà che per lui, nonostante tutti i sacrifici che ha fatto per raggiungere i suoi sogni, non c’è un domani? La tematica dell’incertezza sarà il punto focale del racconto, creato dalla Veni VidinVici Production, la video production company fondata da Luca Seretti, Gabriele Nenni e dallo stesso Ruvio.
Tuttavia, su Mario Ruvio ha deciso di puntare anche il regista Mario Ronaldo Garcia, che collabora con lui già da qualche anno. Un rapporto che ha portato l’attore italiano ad essere parte integrante del pluripremiato cortometraggio "Sins In The Synth”. Il suo ruolo? Un robot con una missione segreta da compiere, osteggiata però dagli eventi che si verificheranno nel corso di una trama piuttosto intrecciata. Prodotto nel 2019, anche questo lavoro è inserito nel filone dei prodotti fantasy, sci-fi e drama ed ha dato a Mario l’occasione di dar lustro ai suoi studi attoriali, che sono stati perfezionati all’Aberystwyth University Uk in Galles e all’American Academy of Dramatic Arts di Los Angeles.
Non tutti sanno però che Mario è anche un bravissimo rapper. Lo scorso anno ha partecipato infatti ad un contest rap, chiamato Cost 2 Coast e svoltosi al Los Globos di Los Angeles (California). Capace di rappare sia in italiano, sia in inglese, per via della sua vasta conoscenza della lingua straniera, Ruvio ha eseguito un mash-up di tre delle sue canzoni, presentandole così alla giuria come se fossero soltanto una. Una particolarità, cantata in inglese e in italiano, che gli ha fatto conquistare la benevolenza dei giudici del concorso, i quali gli hanno dato il voto 10 per la sua grande presenza scenica sul palco.
Essendosi formato al fine di diventare un’artista a 360°, Ruvio non si è fatto mancare nemmeno un lavoro agli Universal Studios di Hollywood, grazie alla caratterizzazione di un perfido e sanguinario Cupido nel labirinto dell’orrore denominato “Halloween Horror Nights”. Da vero e proprio “scare actor”, Mario fingeva di strappare un cuore da un manichino per spaventare il pubblico, mentre una collega attrice completava il suo numero mimando i gesti di dolore per il torto che stava “subendo” con la sua testa. Un lavoro soddisfacente ma faticoso, svolto per 5 giorni a settimana e in loop per 30 minuti consecutivi, prima di far spazio ad un’altra coppia, con cui Ruvio e la sua compagna si alternavano costantemente.
Una carriera costantemente attiva, che passa anche dal teatro. Insomma, Mario Ruvio è un giovane talentuoso, di cui si continuerà a parlare anche in futuro.