Sport, dedizione, sentimenti contrastanti, superamento dei propri limiti e adolescenza: questi sono solo alcuni dei numerosi temi che mette in gioco lo scrittore Siro Comencini nel suo nuovo romanzo: Step Back, in libreria per i tipi di QuiEdit Editore. Un romanzo di formazione che ripercorre i giovani passi del vissuto dell’autore alla ricerca di una consapevolezza che, oggi più che mai, sappiamo essere necessaria.
 
Il protagonista di questa inedita narrazione è Luca, un tredicenne che frequenta la terza media e di nascosto si appassiona dello sport della pallacanestro. Mentre i suoi compagni sono intenti a correre dietro un pallone da calcio, Luca capisce che non è quello che il suo, che altrove potrebbe far di meglio, e proprio durante una partita giocata con i suoi amici di sempre – gli stessi con cui trascorre tutti i pomeriggi da che ha memoria – si accorge che nel campetto attiguo al loro due ragazzi si destreggiano in un palleggio affascinante. Quel momento rappresenterà per Luca una specie di rivelazione e da allora non potrà più che pensare a come diventare la versione migliore di sé stesso. Perché, fondamentalmente, ciò che Comencini suggerisce al lettore fin dalla prima pagina è l’importanza di individuare qualcosa che ci appassioni: non importa che sport o livello si giochi, ma quanta voglia abbiamo di portare ciò che siamo effettivamente in ciò che facciamo, in qualsiasi misura e declinazione.
 
Lo sport, in questo senso, non può che essere la chiave vincente, perché offre la possibilità di misurare i propri limiti, di superarli quelli stessi limiti, con impegno, costanza e dedizione. Anche quando i risultati non vengono raggiunti, non conta forse il percorso e ciò che ha saputo lasciarci il cammino per approdare ai nostri obiettivi? Quale competizione può considerarsi davvero più sana rispetto a quella sportiva?
 
“Step Back” è un inno alla vita, un’orazione narrativa in cui facilmente chiunque potrà rivedersi: sia chi ha giocato, sia chi da genitore ha fatto giocare i propri figli, spronandoli a essere la versione migliore di loro stessi. Uno sport – indipendentemente dalla tipologia e dal livello – è fatto di regole, di orari, di confronti a fin di bene, e spesso e malvolentieri, purtroppo, anche di infortuni e rallentamenti. Questo è un po’ di quello a cui è costretto Luca, una volta che quel sogno crede di averlo raggiunto, di poterlo maneggiare come meglio crede, ma sarà lo sport ancora una volta a riportarlo sulla giusta strada anche quando quella, purtroppo, non potrà essere più la strada lunga verso il successo agonistico.
 
Tra le pagine di questo libro c’è il tentativo di andare incontro a tutti coloro che hanno tentato di realizzare un sogno sportivo ma anche a coloro che non hanno mai frequentato l’ambiente. È piuttosto un invito a chiunque intenda capire che cosa accada nella testa di un ragazzo che intende dedicarsi in un’attività sportiva, dedicando tempo, interesse e passioni. Di fatto, come nel caso della sua opera precedente "Ikigai”, anche stavolta il tema cardine è l’amore, ma declinato rispetto a una grande ambizione.