Perché uno come Trump che si comporta da stupido e da carogna dovrebbe esser definito uno statista avveduto e lungimirante?

Nonostante ci sia un proverbio a certificarlo - l'abito non fa il monaco - da settimane politici e giornalisti, soprattutto di destra, vogliono convincerci del fatto che Donald Trump sia uno statista avveduto e lungimirante... solo perché indossa l'abito di presidente degli Stati Uniti.
Uno sforzo che col passare delle settimane appare sempre più titanico e sempre meno convincente, oltre che palesemente inutile. Infatti, è più semplice e corretto descrivere Donald Trump - lo stesso vale per la sua amministrazione (le persone da lui scelte per mettere in atto le sue scelte politiche) - per quello che dice e fa, cioè come uno stupido e una carogna... in pratica una stupida carogna che, probabilmente, mira a fare i propri interessi, visto che non fa neppure gli interessi dei propri amministrati.
Dopo che persino i gatti sapevano che applicare indiscriminatamente un aumento dei dazi al 25% sarebbe stato dannoso anche, se non soprattutto, per i consumatori americani, a 24 ore dalla sua decisione, Trump ha dichiarato che sugli autoveicoli non applicherà, per il momento, alcun aumento di tariffe doganali. Il motivo? Sono riusciti a fargli sapere o a fargli comprendere quello che già tutti sapevano da tempo e che, oltretutto, riguardava ciò che lui aveva regolamentato durante il suo primo mandato! Aumentare i dazi indiscriminatamante, tra l'altro, avrebbe fatto aumentare di diverse migliaia di dollari i prezzi delle auto, non solo di quelle europee, ma soprattutto di quelle americane prodotte negli Stati Uniti, a causa dell'andirivieni tra Messico, Canada e USA della componentistica di cui fanno largo uso.
Lo ha reso noto ieri sera la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, che ha comunque tenuto a precisare che questo è da considerarsi un rinvio e non una cancellazione delle misure protezionistiche... in fondo anche uno come Trump ci tiene a salvarsi la faccia. L'esenzione temporanea si applica esclusivamente ai veicoli provenienti da Canada e Messico che rispettano le norme dell'accordo di libero scambio USMCA, siglato nel 2020 durante il primo mandato Trump. Per beneficiare dell'esenzione, i veicoli devono contenere almeno il 75% di componenti nordamericani, con ulteriori requisiti: il 40% di un'autovettura e il 45% di un pick-up devono essere prodotti negli Stati Uniti o in Canada, includendo componenti chiave come motori, trasmissioni, pannelli della carrozzeria e parti del telaio.
Ora che abbiamo provato la stupidità di Trump, c'è da provare quanto sia carogna. È necessario? Oggettivamente no, visto ciò che ha fatto in meno di due mesi. Ma dato che al peggio non c'è mai fine, vale la pena far sapere ciò che l'agenzia Reuters ha pubblicato oggi in esclusiva.
Secondo fonti interne, l'amministrazione Trump starebbe pianificando la revoca dello status che attualmente tutela legalmente migliaia di Rifugiati, ucraini compresi.
Donald Trump avrebbe in programma di revocare i permessi temporanei di accoglienza umanitaria a circa 240.000 ucraini fuggiti a causa del conflitto con la Russia, già ad aprile, avviando potenzialmente la loro deportazione.
La revoca della protezione per gli ucraini non è un caso isolato, ma parte di un più ampio sforzo dell'amministrazione Trump per eliminare lo status di protezione legale ad oltre 1,8 milioni di Rifugiati accolti negli Stati Uniti durante l'amministrazione Biden, all'interno di programmi umanitari che fornivano accoglienza a chi fuggiva da crisi come quella ucraina o come quella afghana, o a chi doveva affrontare difficoltà economiche e politiche in paesi come Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela.
Secondo le fonti di Reuters, già a partire da questo mese, l'amministrazione Trump intende revocare l'accoglienza per circa 530.000 persone provenienti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela.
In una e-mail interna dell'ICE (Immigration and Customs Enforcement) visionata da Reuters, i Rifugiati che perdono il loro status potranno essere soggetti a una "rimozione accelerata", un processo di espulsione rapida che, per chi è entrato legalmente senza essere ufficialmente "ammesso" negli Stati Uniti, non ha limiti temporali. Una clausola che espone i migranti al rischio di deportazione anche anni dopo il loro ingresso.
Oltre agli ucraini, a rischiare sono anche gli afghani che hanno collaborato con gli Stati Uniti e che se fossero rimasti nel loro Paese sarebbero quasi sicuramente già stati uccisi. Ma non è tutto. Infatti, va ricordato che una tale carognata è già in atto.
Rafi, un ex ufficiale dell'intelligence afghana entrato legalmente negli Stati Uniti nel gennaio 2024 tramite l'app CBP One, ha visto il suo status di protezione umanitaria revocato il 13 febbraio durante un controllo di routine dell'ICE in Virginia. È stato arrestato e trattenuto nonostante una domanda di asilo in corso e nessuna violazione di legge commessa. Una lettera di raccomandazione di un ex agente della CIA, che lo ha descritto come una delle persone più corrette con cui abbia mai lavorato, non è bastata a evitargli la detenzione. Il suo avvocato ha chiesto il rilascio, sottolineando l'assenza di precedenti penali e il suo ruolo di supporto all'esercito statunitense, ma l'ICE ha respinto la richiesta, facendosi scudo delle nuove priorità stabilite dall'amministrazione Trump.
Ed uno come Donald Trump che mette in atto scelte politiche di tale bassezza non dovrebbe essere definito una carogna?
Fonte: Agenzia Reuters
Aggiornamento.
Ad ulteriore conferma della stupidità che guida le scelte di Donald Trump, nel pomeriggio di oggi (orario degli Stati Uniti), l'inquilino della Casa Bianca ha deciso di rimandare al 2 aprile gli aumenti del 25% sui dazi doganali per i prodotti provenienti dal Messico e, dopo alcune ore, anche per quelli provenienti dal Canada, pur non specificando quanti e quali prodotti siano interessati dai due provvedimenti.
Le decisioni sono arrivate dopo le minacce di Canada e Messico di applicare tariffe di analoga portata sui prodotti provenienti dagli USA, a dimostrazione che per dialogare con uno come Trump, che è incapace di usare il cervello, è necessario usare i suoi stessi strumenti di leva, quelli dell'imposizione, della forza, della violenza... quelli a cui da sempre ricorrono gli stupidi.