A gennaio, l'Istat prevede una diminuzione del dato congiunturale dell'interscambio commerciale con i paesi extra UE27.

Le importazioni hanno registrato il calo più significativo (-8,7%) rispetto alle esportazioni (-4,5%). La riduzione mensile delle esportazioni è attribuibile alla diminuzione delle vendite di beni strumentali (-9,2%) e beni intermedi (-8,3%). Al contrario, le vendite di energia (+13,2%), beni di consumo durevoli (+0,6%) e non durevoli (+1,4%) hanno mostrato un aumento.  Per quanto riguarda le importazioni, si sono registrate diminuzioni congiunturali in tutti i settori, con le più significative nell'energia (-12,8%) e nei beni di consumo durevoli (-11,9%) e non durevoli (-9,7%).


Nel trimestre, periodo di riferimento novembre 2023 - gennaio 2024, rispetto al trimestre precedente le esportazioni sono diminuite del - 2,1%. A parte i beni di consumo durevoli (+7,4%), la riduzione ha interessato tutti i settori, con un calo particolarmente marcato per l'energia (-21,8%). Nello stesso periodo, le importazioni hanno registrato un calo del 7,1%, diffuso e più pronunciato per l'energia (-14,1%).


Su base annua, a gennaio, le esportazioni sono diminuite del -1,2% (erano -7% a dicembre 2023). Il calo è dovuto alla riduzione delle vendite di beni intermedi (-14,8%), in particolare, e di beni di consumo non durevoli (-1,4%). Le importazioni hanno registrato una contrazione tendenziale del -19,4%, dovuta alla riduzione degli acquisti in tutti i settori, principalmente energia (-35,8%) e beni intermedi (-16,6%).


A gennaio 2024, il saldo commerciale con i paesi extra UE27 è positivo, pari a +2.889 milioni (rispetto a -1.386 milioni nello stesso mese del 2023). Il deficit energetico (-4.410 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-7.488 milioni) e l'avanzo commerciale di prodotti non energetici è aumentato da 6.102 milioni di gennaio 2023 a 7.299 milioni di gennaio 2024.

A gennaio 2024, si osserva una forte contrazione su base annua delle esportazioni verso la Cina (-46,2%). Al contrario, le vendite verso i paesi ASEAN e i paesi OPEC (entrambi +26,4%), il Giappone (+19,9%) e gli Stati Uniti (+14,4%) sono nettamente aumentate.

Ad eccezione degli Stati Uniti (+24,5%) e della Turchia (+16,2%), le importazioni da tutti i principali partner extra UE27 sono in calo su base annua. Le riduzioni tendenziali più significative riguardano gli acquisti dalla Russia (-79,6%), dai paesi ASEAN (-27,9%), dai paesi OPEC (-21,8%), dalla Cina (-21,6%) e dai paesi MERCOSUR (-20%).