L'emergenza Coronavirus ha stravolto l'organizzazione degli eventi sportivi e in particolar modo ha valorizzato i veri principi del giornalismo, costantemente alle prese con una vera e propria lotta contro le fake news. Abbiamo raggiunto al telefono il giovane giornalista marchigiano Daniele Bartocci, miglior giornalista under 30 al Premio Renato Cesarini 2019 e vincitore di vari premi  e riconoscimenti come Myllennium Award 2019, Premio Giornalistico Mimmo Ferrara (menzione speciale), premio letterario Ascoli Piceno (menzione d'onore), premio giornalista Overtime Festival 2018 e Overtime Festival 2019, Racconti Sportivi 2019  e Racconti Sportivi 2020 (Csi-Historica). A Daniele abbiamo chiesto un breve giudizio sul giornalismo attuale, un commento a caldo sugli eventi e sulla comunicazione in tempi di Coronavirus.

Partiamo dagli eventi. Quali sono le principali cerimonie sportive rinviate in Italia a causa del Coronavirus? Il  Covid-19 ha messo in difficoltà tutta la macchina organizzativa, è inevitabile. Il calcio e tutti gli sport sono stati bloccati, di conseguenza sono stati rinviati eventi prestigiosi come il Premio Gentleman Fair Play di Milano che si sarebbe dovuto svolgere questo mese di maggio, così come il Premio Renato Cesarini e il Gran Galà del Calcio della Serie B di Rimini. Al 99,9% saranno rinviati anche il Gran Galà del Calcio Umbro e lo Sport Digital Marketing Festival di Riccione che erano in programma come di consueto nel mese di giugno. Sono alcuni degli eventi  che mi vengono in mente e che sono stati annullati o meglio ancora rinviati, speriamo che la situazione possa risolversi al più presto e che si possa tornare alla normalità.

Cosa ne pensi del giornalismo attuale, soprattutto in relazione alle complesse vicende legate all'emergenza Coronavirus? Certamente non si era mai avuto a che fare con una crisi del genere per i diversi rami del sistema paese.  Il giornalismo è uno di quei campi davvero colpiti da questo fenomeno, ho letto molte notizie in merito e so che i giornalisti nel loro complesso stanno lottando in maniera straordinaria per risollevarsi  tutti insieme da questa situazione così complessa che, ripeto, colpisce la stragrande maggioranza delle professioni. A mio parere il valore del giornalismo è salito, nel senso che auspico che stavolta le nuove generazioni capiscano cosa significare informare ed essere informati nel vero senso del termine. Devono allontanarsi  dalle false notizie, devono capire che possono creare  danni inquantificabili a tutti coloro che lavorano seriamente.

Un chiaro riferimento alle fake news... cosa ne pensi di questo meccanismo "fake" diffuso al giorno d'oggi? Le fake news di questi tempi, purtroppo, continuano ad essere diffuse e questa è una mancanza di rispetto verso i giornalisti che lavorano rispettando ogni principio di etica professionale. Occorre essere uniti e capire tutti quanti insieme che occorre fare un netto passo in avanti in questo senso, a favore del vero giornalismo e non di pseudoscrittori o pseudoredattori che si ingegnano con meccanismi ipocriti, creando solo minacce al settore giornalistico. La mia è una esternazione personale, assolutamente non mi piace mai fare polemiche. Aggiungo che i giovani che usano molto i social, a questo proposito, come accennato, devono darci una mano e comprendere il più possibile i meccanismi attuali, in maniera costruttiva e intelligente. 

Fake news ma non solo... Come è cambiato a tuo avviso il ruolo del giornalista nel corso degli anni? Un giornalista, a mio avviso, deve raccontare la notizia in maniera oggettiva e senza  condizionamenti esterni. Un giornalista inoltre deve essere a posto con   la propria coscienza personale e professionale, consapevole di quali  danni si possono apportare a soggetti terzi nel momento in cui si  citano episodi o aneddoti falsi e non certificati che pregiudicano   l’immagine e i profili altrui. Credo che dal momento che la figura di un giornalista acquisisce una determinata credibilità, i personaggi   interessati sono tra l'altro disposti a rilasciare con maggior   disponibilità interviste, dichiarazioni e commenti, consapevoli che ci atteniamo ad un’etica morale   e professionale di assoluto rigore e non alle notizie spazzatura di   cui oggi è pieno il web. Oggi con i social tutti possono trasformarsi in giornalisti, ecco perché è importante l'originalità della news e la credibilità della notizia stessa. Affidarsi a fonti qualificate è la cosa più importante.

Qual è il tuo consiglio ai giovani che vogliono intraprendere il cammino giornalistico? Di impegnarsi fino in fondo e di credere nelle loro doti e potenzialità. Dal mio canto sono iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2011 e negli anni, pur non essendo un giornalista celebre, mi sono tolto belle soddisfazioni, non soltanto vincendo premi, ma anche collaborando con testate di rilievo cartacee (Corriere Adriatico) e online come Basketnet, Vivere o altri, effettuando telecronache e radiocronache sportive, conseguendo un master in comunicazione sportiva e rivestendo l'incarico di responsabile ufficio stampa della Jesina Calcio, città nativa del ct della Nazionale Roberto Mancini. Questo per dire che tutti devono crederci, devono provarci senza timore, senza paura di sbagliare, coltivando le proprie passioni e dunque il proprio futuro. 

Quale metodo di lavoro consiglieresti ai giovani in estrema sintesi?  Lavorando sodo col tempo si riesce a perfezionare il proprio stile di scrittura e metodo di lavoro. Dal mio canto, il meccanismo di redazione di un articolo  è alquanto strutturato: in   prima battuta c’è una fase iniziale di raccolta dati, cifre e   statistiche appositamente filtrati, richiesti e certificati, poi la costruzione   dell’oggetto e del corpo dell’articolo quindi la stesura della news   vera e propria. L'oggettività, l'imparzialità e la credibilità  possono fare la differenza, così come la verifica e la congruenza dei contenuti finali. Un meccanismo che negli anni ho potuto assimilare e perfezionare in maniera quasi automatica.

Qual è un particolare aneddoto che vuoi raccontarci? Sicuramente l'emozione di essere salito sul palco dell'Accademia di Francia a Roma in occasione della cerimonia Myllennium Award 2019, primo premio generazionale in Italia che ha ottenuto negli anni la Medaglia di Bronzo del Senato. A parte ciò, mi piace in primis ricordare che i miei genitori ancora oggi mi   dicono che ho imparato a leggere e a scrivere a quattro anni e   mezzo, sfogliando quotidianamente le pagine dei principali   quotidiani sportivi che mio nonno sfegatato milanista -purtroppo o   per fortuna- comprava ogni giorno. Devo ringraziare le mie nonne maestre che mi hanno regalato sin da piccolo i sani valori della vita e la passione per la scrittura.

Ultima domanda: secondo te quanto è difficile oggi fare il giornalista e come ti descriveresti se dovessi attribuirti un giudizio? Di certo non mi piace giudicarmi da solo, faccio esprimere agli altri i loro giudizi. Posso comunque ribadire come i tempi siano passati velocemente   ed essere giornalista oggi, nei tempi del web, non è sicuramente   semplice come sembra dall’esterno, anzi probabilmente è molto più   difficile rispetto ad una volta.  Significa ad esempio essere al   passo con i tempi, filtrare dati e informazioni e mettere in   evidenza con efficacia e tempestività ciò che accade intorno a noi,   e soprattutto con credibilità, un elemento che ai tempi delle fake   news come detto viene spesso messo in discussione. Essere giornalista significa  anche aggiornarsi con appositi corsi di formazione e suscitare un   qualcosa nel lettore e nell’utente finale. Dal mio canto mi descrivo come un ragazzo dinamico e motivato, umile e che cerca sempre di essere  attivo su tutti i fronti e che lavora con professionalità,   sacrificio e passione. Sono spesso presente in kermesse ed eventi   sportivi, quando posso, compatibilmente con i miei altri impegni. In qualità di giornalista/blogger appassionato mi piace molto mettere   in evidenza  articoli, news e tutto quanto accade   nel mondo sportivo e non solo, con un punto di vista oggettivo e che nel   contempo possa suscitare qualcosa nell’utente finale. Continuerò   la mia attività con grinta e determinazione, collaborando il  più possibile e soprattutto umiltà e  voglia di imparare giorno dopo giorno, inserendo news anche nel mio portale/blog www.danielebartocci.com e www.danielebartoccichannel.it