"Sai che la Russia sta bombardando pacifiche città ucraine, uccidendo donne e bambini? Nella sola Mariupol, gli occupanti russi hanno bombardato un ospedale e un reparto di maternità. Più di millecinquecento (!!!) i civili che sono stati uccisi in quindici giorni (!!!). Lo sai?"

Questo l'appello rivolto in queste ore dal ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, agli intellettuali russi, mentre nella notte il presidente Zelensky ricordava ai russi, ai cittadini russi, quali saranno le conseguenze sulla vita di tutti i giorni delle sanzioni in corso quando i prezzi dei prodotti, inevitabilmente, inizieranno a crescere. Lo stesso Zelensky ha poi detto alle madri russe ad impedire che i loro figli, specialmente i coscritti, venissero mandati a combattere in Ucraina, invitandole a chiedere dove fossero ora, in questo momento.

Gli appelli ai russi dall'Ucraina iniziano a moltiplicarsi in funzione dell'intensificarsi dell'offensiva di Mosca. La scorsa notte le sirene che annunciavano bombardamenti o possibili bombardamenti sono suonate in tutto il Paese, da est a ovest e la morsa sulla capitale sta stringendosi, con gli ucraini che fanno sapere che non si arrenderanno facilmente e che Kiev per Mosca diventerà la Stalingrado della Russia. I militari russi, secondo fonti occidentali, sono a 25 Km dalla capitale dove un aeroporto militare, dislocato a sud, è stato colpito da missili che ne hanno distrutto la pista, facendo saltare in aria un deposito di carburante e uno di munizioni.

Chernihiv è stata oggetto di intensi bombardamenti, così come Nikolaev, Dnipro, Kropyvnytskyi, Anche la città portuale di Mykolaiv, che si trova tra Kherson, città ormai occupata dai russi, e Odessa, è stato oggetto di ulteriori bombardamenti. Lì i russi hanno colpito persino un ospedale per la cura di malati oncologici, anche se i primi rapporti suggeriscono che non è stato gravemente danneggiato e che nessuno tra le centinaia di pazienti presenti è rimasto ucciso.

A Mariupol è finita sotto le bombe pure la moschea, dove si erano rifugiate più di 80 persone tra adulti e bambini, compresi cittadini turchi, secondo quanto riportato dal ministero degli Esteri ucraino. Non si hanno al momento informazioni sul numero di persone uccise o ferite. 

Sembra impossibile, anche questo sabato, consentire l'evacuazione da Mariupol, così come l'arrivo di aiuti umanitari.


Aggiornamento delle ore 20:30.

Nel pomeriggio, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno parlato per un'ora e mezzo con Vladimir Putin per convincerlo ad accettare un cessate il fuoco. Un portavoce del cancelliere tedesco ha riassunto i contenuti della "conversazione" come "parte degli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra in Ucraina", senza però fornire ulteriori dettagli. Dal Cremlino, invece, è stato reso noto che Putin ha criticato quella che ha definito la "flagrante violazione" del diritto umanitario internazionale da parte delle forze ucraine, senza però specificare quali sarebbero state.

Forse per questo, più tardi, l'Eliseo ha riassunto quanto è stato detto nella discussione, descritta come difficile. Macron e Scholz hanno chiesto un cessate il fuoco e la fine delle ostilità prima di avviare una discussione, ma Putin non ha mostrato alcuna intenzione di voler porre fine alla guerra. Per questo, ulteriori nuove sanzioni saranno esaminate nei prossimi giorni a Bruxelles, tenendo conto degli ultimi sviluppi bellici, compreso l'assedio di Mariupol, con l'obiettivo di mettere alle strette il presidente Putin ed emarginarlo dalla comunità internazionale


In una conferenza stampa che si è tenuta a Kiev, il presidente ucraino Zelensky ha detto ai giornalisti che qualsiasi negoziato con la Russia non potrà iniziare prima che venga concordato un cessate il fuoco. Zelensky ha poi ripetuto di essere aperto ad un colloquio con Putin e aggiunge di aver discusso con il primo ministro israeliano Naftali Bennett della possibilità di un negoziato a Gerusalemme. Riferendosi poi alle dichiarazioni di Putin secondo cui alcuni passi avanti sono stati compiuti dai negoziatori russi e ucraini, Zelensky si è detto felice di sentire di possibili aperture da parte della Federazione Russa, dopo che negli ultimi 12 anni non sono mai state pronunciate parole sulla possibilità di un dialogo.

Sul conflitto, il presidente ucraino ha dichiarato che venerdì pomeriggio le truppe russe hanno rapito il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov:

"Hanno ucciso un sindaco e ora ne catturano un altro. Ciò significa che tutti i sindaci, indipendentemente dalle città in cui entrano le forze russe, se non danno la loro collaborazione, vengono uccisi. Questo è puro e semplice terrorismo".

Inoltre, Zelensky ha affermato che circa 1.300 soldati ucraini sono stati uccisi nei primi 17 giorni dell'invasione russa. Secondo fonti occidentali i soldati russi finora rimasti uccisi nel conflitto sarebbero circa 6.000. In precedenza, in un comunicato, Zelenskly aveva riassunto quanto accaduto finora: 31 gruppi tattici russi hanno perso la loro capacità di combattere, dopo che sono stati distrutti più di 360 carri armati, 1205 veicoli blindati, circa 60 aerei e più di 80 elicotteri.  Il prsidente ucraino ha poi confermato l'allestimento di stati preparati anche corridoi umanitari da Makariv, Borodyanka, Trostyanets, Sumy, Poltava, Lebedyn, Konotop, Velyka Pysarivka, Krasnopillya, Polohy, Tokmak, Hostomel, Kozarovychi, Mykulychi e Andriivka, oltre che da Mariupol.


Anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha detto che il Paese è pronto ad avviare negoziati con la Russia, ma che l'esercito ucraino non si arrenderà al regime di Vladimir Putin, né accetterà alcun ultimatum, aggiungendo che finora la Russia aveva portato avanti richieste inaccettabili.


Parlando alla TV di stato, il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha dichiarato che i convogli di armi occidentali diretti in Ucraina potrebbero essere "bersagli legittimi" per le forze armate russe:

"Abbiamo avvertito gli Stati Uniti che inviare armi in Ucraina, come orchestrato da un certo numero di paesi, non è solo una mossa pericolosa, è una mossa che trasforma questi convogli in obiettivi legittimi. Abbiamo avvertito delle conseguenze che possono derivare da questo trasferimento sconsiderato in Ucraina di tali tipi di armi come i sistemi portatili di difesa aerea, i sistemi missilistici anticarro e così via".

Lo stesso ministro ha poi aggiunto che gli Stati Uniti non hanno preso in considerazione l'avvertimento della Russia.


A dimostrarlo, le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che in serata ha detto di aver autorizzato un ulteriore supporto militare all'Ucraina per un valore di 200 milioni di dollari per la fornitura sia di armi leggere che di sistemi anticarro e antiaerei.


Continua a resistere la città di  Volnovakha, nel sud-est, ormai completamente completamente distrutta secondo il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, e continua a resistere la città strategica di Mykolaiv, dove le forze ucraine stanno rallentando l'avanzata dei russi lungo la costa del Mar Nero da parte delle truppe russe. "Hanno usato bombe a grappolo e Grad (sistemi missilistici multipli) per attaccare i siti nel nord-est della città", ha detto Anastasia Aleksieieva, che sta aiutando a organizzare gruppi di volontari civili a Mykolaiv. 


Da verificare la notizia secondo cui le truppe russe avrebbero sparato su un convoglio di donne e bambini che venerdì stava lasciando Peremoha, un villaggio a nord-ovest della capitale, uccidendo sette persone.

 


Crediti immagine: twitter.com/sarahrainsford/status/1502294252180713473