Il microbiologo Andrea Crisanti, candidato di punta nelle liste del Pd, a Radio Capital oggi ha dichiarato:

"Salvini critica la mia candidatura con il Pd? Forse dovrebbe pensare a tutti gli errori di valutazione che ha commesso, sia in politica estera che sulla sanità pubblica. ... Se fossimo stati nelle sue mani ora ci sarebbero 300mila vittime di Covid, al posto di 140mila, e oggi saremmo allineati con Putin. Salvini critica me, ha altre cose a cui pensare".

Il diretto interessato, dimenticando che Crisanti è stato il regista della della prima fase della gestione della pandemia in Veneto, grazie al quale il presidente leghista Luca Zaia si è preso il merito di essere riuscito a contrastare meglio di altri la diffusione del Covid. Ma solo nella prima fase... poi Zaia ha fatto di testa sua ed il Veneto, in termini proporzionali, ha registrato più contagi e vittime di altre regioni italiane.

Il segretario della Lega di Salvini (che non diventerà) premier, per rispondere, a stretto giro ha postato un video del professor Palù (Giorgio Palù, virologo padovano di fama internazionale e presidente dell'Agenzia Italiana del Farmaco) che, scimmiottando un inglese che parli utilizzando il posh, dichiara:

"Crisanti? Un esperto di zanzare".

Il segretario dem, Enrico Letta, invece non ha dubbi:

"La gragnuola di reazioni alla candidatura di Andrea Crisanti chiarisce che a destra prevale la cultura NoVax. Ha ragione Crisanti, se avessero governato Salvini e Meloni nel 2020 quante migliaia di decessi in più avremmo avuto? Ce li ricordiamo gli "aprire, aprire, aprire…"

Tirata in ballo nella diatriba, la sora Meloni "nun ce stà" e risponde per le rime:

"Ha ragione Crisanti, afferma Letta usando le parole del virologo per attaccarmi. Caro Enrico, aveva ragione anche quando - tra una giravolta e un'altra - ha condannato ripetutamente le vostre politiche sanitarie nel contrasto alla pandemia?Perché forse vi è sfuggito un piccolo dettaglio: la candidatura di Crisanti nel Pd equivale ad una chiara ammissione di colpa rispetto alle politiche fallimentari di Speranza. Conservate un briciolo di dignità, smettetela con questo ridicolo teatrino e chiedete scusa agli italiani per tutte le vostre gravi ed evidenti responsabilità di questi anni".

Ma l'intervento più significativo è quello di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che, dopo essersi data una limatina ai dentini ed essersi guardato allo specchio per sfoderare la migliore faccia da ... Renzi possibile, ha dichiarato:

"La candidatura di Crisanti è la candidatura non solo dell'unico virologo che aveva dubbi sul vaccino, ma è anche la candidatura del teorico delle chiusure a tutti i costi. Io sono per la scienza, non per l'ideologia".

Perché è significativa la dichiarazione di Renzi? Perché oltre all'invettiva contro Crisanti che si aggiunge a quelle contro Letta ed il Pd che gli hanno fatto fuori quasi tutti i renziani che lui aveva lasciato nel partito, il senatore di Rignano dice anche allo stesso tempo di essere solo leggermente in disaccordo con la sora Meloni, definendo normale la riforma del presidenzialismo da lei proposta, e annuncia con affetto e premura, quasi scusandosi, la sua candidatura nello stesso collegio di Berlusconi... senza dimenticare di precisare che "Meloni e Salvini non sono un pericolo per la democrazia". 

A cosa mira Renzi? Spera forse di diventare decisivo per un governo di centrodestra? Lui non si vergognerebbe certo di farne parte, anche se la Meloni non lo accetterebbe neanche morta... La speranza di Renzi è che la coalizione di destra-centro non ottenga la maggioranza in Parlamento e si possa così ricostituire un governo arlecchino con Fi, Lega e Pd di cui, naturalmente, facciano parte come ago della bilancia anche Italia Viva e Azione. A guidarlo, inutile dirlo, dovrà essere Mario Draghi, che dopo essersela data a gambe per non esser coinvolto nel caos che attende l'Italia nelle prossime settimane, figuriamoci se abbia in animo di voler tornare a fare di nuovo il premier. 

Renzi e Calenda, nonostante pretendano di esser dei geni, non lo hanno ancora capito.