Così l'Istat, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'Inps, l'Inail e l'Anpal giudicano l'occupazione relativa al primo trimestre 2020:

"L'input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) subisce una eccezionale diminuzione sia sotto il profilo congiunturale, gli ultimi tre mesi dell'ano 2019, (-6,9%) che su quello tendenziale, lo stesso periodo relativo allo scorso anno, (-6,4%), come conseguenza della riduzione delle ore lavorate a seguito del sopraggiungere dell'emergenza sanitaria a partire dall'ultima settimana di febbraio". 

L'occupazione risulta in lieve calo rispetto al trimestre precedente e in aumento su base annua; il tasso di occupazione destagionalizzato è pari al 58,8%, in calo di 0,2 punti in confronto al trimestre precedente.

Rispetto all'ultimo periodo dello scorso anno, l'occupazione dipendente diminuisce in termini sia di occupati (-0,4%, Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro) sia di posizioni lavorative (-0,5%, Istat, Rilevazione Oros). 

Tra le posizioni lavorative dei dipendenti del settore privato extra-agricolo, la diminuzione congiunturale è dovuta al calo nell'industria in senso stretto rispetto (-0,3%, -12mila posizioni) e a quello più marcato nei servizi (-0,6%, -50mila posizioni). Nel primo trimestre 2020, nei dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO) rielaborate1, le attivazioni sono state 2,554 milioni e le cessazioni 2,492 milioni.

Il lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, continua a diminuire sia in termini congiunturali (-28 mila occupati, -0,5%) sia su base annua (-49 mila occupati, -0,9%).

Su base tendenziale le posizioni lavorative a tempo indeterminato presentano un aumento nei dati delle CO (+405mila), in flessione rispetto ai tre trimestri precedenti (+525mila, +523mila e +481mila); anche nei dati Inps-Uniemens la crescita è rilevante (+371mila in un anno) e comunque in diminuzione in confronto ai precedenti tre trimestri. 

La dinamica delle posizioni a tempo determinato nei dati delle CO (posizione lavorativa intermittente) risulta negativa (-75mila) per la quinta volta consecutiva. Tale andamento è molto più marcato nei dati Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (-625mila nel primo trimestre 2020), in quanto registrano la situazione a fine periodo e comprendono anche il lavoro in somministrazione e intermittente.