Alla fine, ieri, Malta ha preso in carico i 90 naufraghi salvati dalla Guardia Costiera italiana. I migranti a bordo di due unità militari italiane sono poi stati trasferiti, in mare, su guardacoste maltesi.

Rispetto a quanto accaduto va riportato il comunicato stampa di martedì 17 settembre con cui Malta ribadisce che "la sfida della migrazione irregolare deve sempre rimanere in cima all'agenda europea in modo da concordare una soluzione permanente fondata su un giusto equilibrio tra solidarietà e responsabilità".

Malta sottolinea inoltre che il successo della riforma del regolamento di Dublino sulla migrazione dipende dalla ricerca del giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà degli Stati membri. Ciò dovrebbe far parte di un accordo globale che mantenga il giusto equilibrio in relazione alla riforma del sistema di asilo, ribadendo la necessità di un meccanismo di ricollocazione obbligatorio per evitare le precedenti estenuanti trattative di soluzioni ad hoc per la ricollocazione dei migranti, risultate insostenibili sotto ogni punto di vista.

Nel frattempo, in mattinata, Alarm Phone ha fatto sapere di essere entrata in comunicazione con le persone di una barca di legno in difficoltà che si trova nelle vicinanze dell'isola di Malta. 45 le persone a borde, incluse donne e bambini, che hanno detto di essere in mare da 2 giorni, senza più acqua a disposizione, mentre una donna incinta sta sanguinando e necessita di cure mediche urgenti. Le autorità di Malta sono state allertate.

Solo nel tardo pomeriggio, è stato confermato l'intervento in loro soccorso da parte delle autorità maltesi.

Infine,  a metà giornata, a Lampedusa, è arrivato autonomamente un barcone con a bordo oltre 100 migranti, di cui 48 sono le donne, altrettanti gli uomini e 6 i bambini, mentre alòtri sbarchi autonomi sono stati registrati sulle coste della Sicilia e della Sardegna.