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Meloni è, a suo dire, la persona più "dossierata" d'Italia

"Io mi sono data una spiegazione, poi chiaramente spero che una spiegazione ce la dia la magistratura ad un certo punto. Io sono la persona più dossierata d'Italia... le dirò che nel dramma c'è la buona notizia. E la buona notizia è, intanto, che la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente. E forse questa è anche la ragione per la quale io sono così dossierata. ...In questa Nazione, ci sono probabilmente gruppi di pressione. I gruppi di pressione non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare... che non si può ricattare. E allora, magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno. Penso che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati, che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono sul mercato. A chi? Questa è la risposta che stiamo aspettando".

Questo è un passaggio di ciò che Meloni ha dichiarato al Tg5 al direttore della testata, Clemente Mimun, in quella che la stessa premier ha definito intervista.

Solo nelle democrature in stile Ungheria, delle dichiarazioni assurde, persino mendaci (vedi quella sui conflitti internazionali in corso), che fanno seguito a delle "domande assist" senza un minimo di contraddittorio, possono essere definite "intervista". 

Ma non c'è da stupirsi, sia in relazione alla testata che al suo direttore: ai tempi in cui serviva sotto il governo Berlusconi, in qualità di direttore del Tg1, Mimun riuscì persino a mandare in onda una smentita ad una notizia che non era stata ancora data a supporto dell'allora premier.

Ma se Meloni non rilasciasse questo tipo di "interviste" a questo "tipo" di giornalisti come farebbe a mantenere alta la sua popolarità, come lei stessa ci ricorda un giorno sì e l'altro pure? 

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Politica
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