Politica

Adesso l'Italia gonfia il petto per i complimenti di Putin e Trump

Vladimir Putin: "Noi sappiamo che l'economia italiana ha delle basi molto solide e ci fidiamo del lavoro del Governo italiano."

Donald Trump: "Ho appena parlato con il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte in relazione a molti argomenti, tra cui il fatto che l'Italia sta assumendo una linea molto dura contro l'immigrazione clandestina. Sono d'accordo con la loro posizione al 100% e anche gli Stati Uniti stanno avendo una linea molto dura sull'immigrazione clandestina. Il primo ministro sta lavorando duramente anche sull'economia italiana... avrà successo!"

A commento degli appoggi ricevuti, queste le parole di Giuseppe Conte: "Ieri le parole di Putin, oggi quelle di Trump. L’Italia gode della fiducia di grandi Paesi, andiamo avanti così."

L'Italia è tra i Paesi fondatori dell'Europa. Adesso con l'Europa, a torto o a ragione, litighiamo apertamente insultandone le istituzioni e, direttamente o indirettamente, i rappresentanti dei Paesi considerati nemici del cosiddetto Governo del cambiamento.

I nostri riferimenti in Europa, ben che vada, sono i Paesi del gruppo di Visegrad, che stanno portando avanti politiche di estrema destra, dove diritti civili e libertà sono progressivamente limitati. Oltre i confini dell'Europa, politica, ci vantiamo dei complimenti di Putin che in Russia ha creato una sorta di dittatura, e impone il pugno di ferro sui Paesi considerati satelliti, che vengono messi sotto il giogo militare di Mosca nel caso abbiano osato dar segnali di volere una propria indipendenza (vedi Georgia e Ucraina).

E come se non bastasse, ci vantiamo pure del fatto che Trump si complimenti con noi, perché adesso l'Italia si è data da fare (con la complicità dell'Europa, non va dimenticato) per aumentare il numero di migranti che muoiono nel Mediterraneo.

Un presidente, quello americano, che adesso inizia pure ad essere criticato anche da esponenti di vecchia data del conservatorismo Usa. Senza dimenticare che alcuni membri repubblicani che si presentano alle elezioni di novembre per ottenere o riconfermare un seggio nel Congresso, a seconda dello Stato in cui corrono, hanno tolto qualsiasi riferimento che li colleghi al repubblicano Trump per avere qualche possibilità di essere eletti.

Trump è un presidente che utilizza argomenti e metodi volutamente provocatori e divisivi, creando rabbia e indignazione tra coloro che gli sono favorevoli e coloro che gli sono contrari, a tal punto che negli Stati Uniti una situazione simile non si era mai verificata e che di positivo non ha proprio nulla.

Ed il premier Conte, il cui ruolo in Italia - va ricordato - è comunque quello di un burattino che viene tolto dal cassetto ogni volta che il galateo istituzionale ne richiede la presenza e che conta meno di quanto possa contare il due a briscola, gonfia il petto per avere ottenuto i complimenti di Putin e Trump?

Ma come si è ridotto questo Paese?

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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