Insomma: parrocchie il cui nome figura ed è rimasto sulla carta, ma che non sono di fatto operative. Per mancanza di sacerdoti. Un male che affligge la comunità nazionale e regionale.

Basti pensare a Spoleto-Norcia e alla massiccia riduzione che la riguarda (con le parrocchie che passano da 71 a 16 e diventano pievanie).

Il movimento Internazionale dei sacerdoti sposati, fondato nel 2003 da don Giuseppe Serrone,  commenta l'articolo di peruguatoday.it (qui): "Purtroppo non ci saranno più le celebrazioni regolari. Speriamo che la chiesa venga officiata in altre occasioni, osservano i parrocchiani. Frase di questo tipo si ripetono ormai in tutto il mondo tra l'indifferenza dei vertici vaticani. Occorre invece un cambio immediato della normativa che riammetta in servizio i preti sposati che lo desiderano alla stregua dei sacerdoti anglicani sposati ammessi a celebrare S. Messe nella Chiesa Cattolica con mogli e figli".