Esteri

Alla vigilia del voto, rimane incerto il risultato delle presidenziali USA 2024

Lunedì, vigilia delle presidenziali USA, i due principali contendenti, Donald Trump e Kamala Harris, insieme ai relativi vicepresidenti designati e ai loro staff si stanno impegnando per portare i propri sostenitori alle urne in quella che entrambi definiscono una sfida esistenziale per l'America.

Dopo i turbolenti eventi degli ultimi mesi, l'elettorato resta diviso a metà sia a livello nazionale che nei sette stati contesi, che martedì potrebbero essere determinanti per decidere il vincitore. Tuttavia, l'alta tensione della competizione (con la certificazione dei risultati) potrebbe far sì che occorrano giorni prima di conoscere il risultato definitivo.

Il repubblicano Trump, 78 anni, potrebbe diventare oltre che il primo ex presidente americano ad esser condannato per un reato, anche il primo presidente in carica rieletto in attesa di giudizio.

La dem Harris, 60 anni, è diventata la candidata democratica a luglio dopo il forfait di Biden costretto ad abbandonare dai veritici del partito, con la possibilità di diventare la prima donna a ricoprire la carica più alta degli Stati Uniti.

Gli ultimi sondaggi danno Harris e Trump quasi alla pari a livello nazionale, così come nei principali Stati contesi. Più di 77 milioni di elettori hanno già votato, ma i prossimi due giorni saranno cruciali per entrambi i candidati.

Per questo, la pubblicità a supporto dei due sfidanti sta inondando i social media, le stazioni televisive e radiofoniche, senza dimenticare le visite porta a porta e le telefonate.

Lo staff della campagna di Harris ritiene che la portata dei suoi sforzi stia facendo la differenza, anche grazie ai volontari che hanno bussato a centinaia di migliaia di porte negli Stati contesi durante il fine settimana. “Siamo molto soddisfatti delle riposte ricevute,” ha dichiarato ai giornalisti Jen O'Malley Dillon, la presidente della campagna.

Secondo i dati interni della campagna di Harris, molti elettori indecisi starebbero votando a suo favore, soprattutto donne, negli Stati contesi, e si registra un aumento del voto anticipato tra giovani e persone di colore, considerati dai dem componenti chiave a loro favore.

La campagna di Trump ha un proprio sistema di rilevamento interno, ma ha esternalizzato la maggior parte del lavoro ai super PAC, gruppi politici alleati che possono raccogliere e spendere somme illimitate di denaro. Hanno concentrato gli sforzi sui cosiddetti elettori “a bassa propensione” — persone che raramente votano, ma che in molti casi simpatizzano per Trump — evitando di investire troppo sugli elettori “moderati” che in passato hanno votato sia per i democratici che per i repubblicani. Secondo il team di Trump, questa strategia sarebbe vincente per acquisire voti nelle aree in cui questi possono fare la differenza, ottimizzando le spese.

Trump e i suoi sostenitori, che falsamente continuano a sostenere che la sua sconfitta nel 2020 sia stata causata da frodi elettorali, hanno preparato il terreno per contestare nuovamente il risultato in caso di sconfitta. 

Domenica, durante un comizio, Trump si è lamentato di crepe nel vetro antiproiettile da cui era protetto e ha dichiarato che per colpirlo un attentatore avrebbe dovuto sparare tramite i media.

Harris, da parte sua, ha definito Trump un pericolo per la democrazia e, in una chiesa di Detroit, ha espresso ottimismo: “Vedo americani in ogni Stato, pronti a piegare l'arco della storia verso la giustizia,” ha detto. “E la grandezza della democrazia, finché possiamo preservarla, è che ciascuno di noi ha il potere di fare la differenza.”

Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos di fine ottobre, gli elettori considerano le minacce alla democrazia il secondo problema più rilevante per il Paese, dopo l'economia.

Trump confida che le preoccupazioni economiche, in particolare per il costo della vita e degli affitti, possano essere la chiave per il suo successo. “Taglieremo le tasse, ridurremo l'inflazione, abbasseremo i prezzi, aumenteremo i salari e riporteremo migliaia di fabbriche in America”, ha dichiarato domenica in un comizio a Lititz, in Pennsylvania. Lunedì, ultimo giorno di campagna, Trump farà tappa in tre dei sette Stati contesi, recandosi a Raleigh (North Carolina), Reading e Pittsburgh (Pennsylvania) e Grand Rapids (Michigan), per poi tornare a Palm Beach, in Florida, per votare e attendere i risultati.

Harris trascorrerà l'ultimo giorno di campagna in Pennsylvania, partendo da Allentown, una delle aree più competitive, per poi dirigersi a Pittsburgh e Philadelphia. La Pennsylvania è uno degli stati contesi più ambiti, con 19 dei 270 voti del Collegio Elettorale necessari per la vittoria.

Gli analisti indipendenti statunitensi stimano che Harris debba ottenere circa 45 voti elettorali negli Stati in bilico per conquistare la Casa Bianca, mentre a Trump ne occorrerebbero circa 51, tenendo conto degli Stati in cui si da per scontata la sua vittoria.

Autore Antonio Gui
Categoria Esteri
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