Ogni giorno che passa, oramai, il numero di soldati che l'amministrazione Usa vuole inviare a "protezione" del confine con il Messico aumenta a vista d'occhio.
Lo scorso fine settimana, il numero di quei soldati era imprecisato. Nei giorni che ne sono seguiti - e all'ultimo giorno disponibile per votare per il rinnovo dei seggi al Congresso degli Stati Uniti manca ancora una settimana - i soldati da inviare come scudo alla marcia dei disperati provenienti dal Centro America è salito a 5.200, successivamente tra i 7mila e gli 8mila e, infine, oggi siamo arrivati a 15mila!
Questa è l'ultima dichiarazione in merito rilasciata da Donald Trump durante un'intervista esclusiva a Jonathan Karl, corrispondente alla Casa Bianca di ABC News, in cui ha ribadito che l'arrivo di quella carovana - che a dire la verità è ancora ben lontana dal nord del Messico - è da considerarsi un'invasione.
E per questo motivo, al confine - ha detto Trump - "dobbiamo avere un muro umano", che sarà formato dai 10mila ai 15mila soldati.
Trump, nell'intervista, ha anche accennato al fatto che è consapevole che ai militari non è permesso di effettuare arresti e che dovranno supportare gli agenti di frontiera, ma non ha però escluso che le circostanze possano permettere che il loro campo d'azione venga esteso.