Martedì, l'Istat ha pubblicato i dati relativi alla stima di fatturato e ordinativi dell'industria a dicembre 2018. Per quanto riguarda il dato congiunturale, il fatturato diminuisce del -3,5%, mentre gli ordinativi diminuiscono del -1,8%.

Il calo congiunturale del fatturato riguarda sia il mercato interno (-2,7%) sia, in misura più accentuata, quello estero (-4,7%). Gli ordinativi, invece, son in aumento dal mercato interno (+2,5%) e in netta contrazione dall'estero (-7,4%).


In base al trimestre, le cose non vanno meglio con il calo del -1,6% relativo al fatturato e del -2,0% degli ordinativi.


Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 18 di dicembre 2017), il fatturato, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, diminuisce in termini tendenziali del -7,3%, con un calo del -7,5% nel mercato interno e del -7% in quello estero. Tutti i principali settori di attività economica sono stati registrati in calo, e tra questi in particolar modo i mezzi di trasporto (-23,6%), l'industria farmaceutica (-13%) e l'industria chimica (-8,5%).

L'indice grezzo degli ordinativi segna anch'esso un calo tendenziale del -5,3%, a causa delle diminuzioni sia nel mercato interno (-3,6%) sia in quello estero (-7,6%).


Nella media dell'anno, il fatturato dell'industria registra una crescita del +2,3% rispetto al 2017, più sostenuta per il mercato estero (+3,5%) rispetto a quello interno (+1,8%). Al netto dell'energia, la crescita si riduce al +1,7%, risultando più ampia della media solo per i beni intermedi (+2,4%).


In base alla nota dell'Istat, nel 2018 il fatturato ha mostrato un andamento tendenzialmente stabile nei primi nove mesi, con un
peggioramento nell'ultimo trimestre.