Il Consiglio FIFA si è riunito, questo giovedì, presso la sede della FIFA a Zurigo. TRa le questioni sul tavolo, su cui avrebbe dovuto esprimersi, vi era la proposta presentata dalla Palestine Football Association riguardante la Israel Football Association (IFA).

Invece di sospendere seduta stante le squadre israeliane da tutte le competizioni mondiali a causa del genocidio messo in atto contro il popolo palestinese, vergognosamente, ha deciso di incaricare la propria Commissione disciplinare per avviare un'indagine sul "presunto" reato di discriminazione sollevato dalla Palestine Football Association (PFA). 

Al Comitato per la governance, l'audit e la conformità della FIFA - riporta una nota delle Federazione internazionale - sarà affidata la missione di indagare e successivamente consigliare il Consiglio della FIFA "in merito alla partecipazione alle competizioni israeliane di squadre di calcio israeliane presumibilmente con sede nel territorio della Palestina".

"Il Consiglio FIFA ha implementato un approfondimento su tale questione molto delicata e, sulla base di una valutazione approfondita, abbiamo seguito il consiglio degli esperti indipendenti", ha affermato il Presidente FIFA Gianni Infantino. "La violenza in corso nella regione conferma che, al di là di ogni considerazione, e come affermato al 74° Congresso FIFA, abbiamo bisogno di pace. Mentre rimaniamo estremamente scioccati da ciò che sta accadendo e i nostri pensieri sono rivolti a coloro che stanno soffrendo, esortiamo tutte le parti a ripristinare la pace nella regione con effetto immediato".

A maggio la PFA aveva presentato una proposta per sospendere Israele, con la FIFA che aveva chiesto una valutazione giuridica urgente e aveva promesso di affrontare la questione in una riunione straordinaria del suo consiglio a luglio. Poi la FIFA ha dichiarato che la valutazione sarebbe stata condivisa con il suo consiglio entro il 31 agosto. Adesso una decisione è rimandata a ottobre, ma senza indicare una data.

La federazione calcio palestinese ha accusato l'IFA di complicità nelle violazioni del diritto internazionale da parte del governo israeliano, di discriminazione nei confronti dei giocatori arabi e dei club situati in territorio palestinese.

La PFA ha dichiarato che almeno 92 giocatori palestinesi sono stati uccisi nel conflitto, le infrastrutture calcistiche sono state distrutte, i suoi campionati sospesi e la sua nazionale è stata costretta a giocare le qualificazioni alla Coppa del Mondo all'estero.

Nella sua proposta, la PFA ha chiesto che la FIFA adotti sanzioni appropriate contro le squadre israeliane, tra cui la nazionale.

Da ricordare che la FIFA, dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, ha vietato la partecipazione dei club russi, nazionale compresa, a qualsiasi competizione sia a livello continentale che intercontinentale.

Dopo oltre 150mila vittime solo a Gaza, ormai completamente rasa al suolo, il pagliaccio Infantino ha avuto il coraggio di dire che è necessario un approfondimento prima di prendere delle decisioni contro la IFA.

È arrivato il momento che siano i calciatori a rifiutare di scendere in campo contro le squadre di calcio israeliane, a partire dalla nazionale.