Lampedusa al collasso: mai tanti sbarchi come a settembre 2023. E Meloni e Salvini? Se ne fregano
Lampedusa è al collasso per il susseguirsi di sbarchi autonomi sull'isola. Forse mai, come in questi giorni, si era registrato un numero così elevato di arrivi, con tutte le difficoltà collegate. L'hot spot è inadeguato per ospitare così tanti migranti, così come è inadeguato il numero di coloro che dovrebbero gestirne la prima assistenza. Pertanto, le cronache raccontano di migranti che vanno in giro per l'isola ad elemosinare cibo, acqua e una telefonata per dire ai parenti che sono vivi! Una situazione grottesca.
È sicuramente vero che quanto sta accadendo sia collegato alle tante crisi che caratterizzano l'Africa, ma al tempo stesso è anche la dimostrazione di quanto fosse schifosamente ributtante la propaganda elettorale dei (post) fascisti che chiedevano il voto con la pretesa che "loro" avrebbero impedito gli sbarchi in Italia.
Non solo. Poiché non sanno gestire il problema, adesso fanno finta che i lproblema non esista e se ne fregano, lasciando lampedusani, forze dell'ordine, Guardia costiera e prefetti al loro destino.
Dov'è oggi Giorgia Meloni? In Ungheria! È andata a tenere un discorso al Budapest Demographic Summit e, successivamente, ad incontrare il Primo Ministro ungherese, Viktor Orban, con il quale ha parlato anche di migrazione!
Così riporta Palazzo Chigi:
"Per quanto riguarda le questioni relative alla migrazione, [Meloni e Orban] hanno ribadito la necessità di agire con rapidità e con determinazione. La migrazione è una sfida comune per l'Unione europea che richiede una risposta collettiva. Hanno ribadito la necessità di concentrarsi sulla dimensione esterna per prevenire le partenze, soprattutto attraverso un deciso sostegno politico ed economico ai Paesi di origine e di transito dei migranti, un maggiore impegno nella lotta alle reti di trafficanti di esseri umani ed un'efficace politica di rimpatrio per coloro che non hanno diritto di rimanere in Europa. Dovrebbero essere attuati anche meccanismi di condizionalità per garantire la cooperazione dei Paesi di origine".
E questo la fonte meloniana lo dichiara dopo che la Tunisia, questa mattina, non ha concesso l'ingresso nel Paese a una delegazione di parlamentari europei. La Tunisia è il Paese con cui l'Ue, grazie alla regia di Meloni (come da lei stessa ribadito più volte), aveva firmato, Meloni presente, un patto di cooperazione, che prevedeva anche un controllo delle partenze dei migranti, che principalmente avvengono da Sfax.
E se la Meloni se ne va in Ungheria a dire che bisogna prevenire le partenze, Salvini in Italia parla degli sbarchi come atto di guerra, tirando in ballo l'Europa, i socialisti nel Parlamento di Bruxelles e la Commissione Ue. Una follia propagandistica, l'ennesima, a cui i 5 Stelle, con il presidente Giuseppe Conte, hanno risposto così:
"La Lega oggi ha scoperto l’autrice del "complotto" sui migranti: Giorgia Meloni! Le politiche migratorie di Giorgia Meloni sono fallimentari: gli sbarchi raddoppiano, Lampedusa è al collasso, l’accordo con la Tunisia si sta rivelando un flop. In Europa Giorgia Meloni rimane con il cerino in mano, dilaniata dalle sue stesse ambiguità. Francia e Germania ci voltano le spalle, e sbagliano. Ma sbaglia anche Meloni che ha difeso gli amici polacchi e ungheresi che non accettano la redistribuzione dei migranti".
Anche il Partito Democratico ha ricordato le mancanze del Governo e dei suoi due principali esponenti: Meloni e Salvini:
"Il Governo, sull’immigrazione, ha sbagliato tutto. Ha isolato l’Italia in Europa, ha fatto la guerra alle ONG, ha promesso cose irrealizzabili come il blocco navale. Il Risultato? Oltre 7mila arrivi in un giorno, 125mila dall’inizio dell’anno, Lampedusa al collasso.Il dolore, enorme, per un’altra vittima nel Mediterraneo. Un neonato annegato a pochi metri dalle nostre coste. Un’altra tragedia inaccettabile, una ferita che non si rimargina.Dall’esecutivo non una sola presa di responsabilità, solo scuse. #Salvini invoca il complotto internazionale: è sempre colpa di qualcun’altro.Con il Decreto Cutro hanno distrutto il sistema dell’accoglienza e attaccato i soccorsi in mare, per odio ideologico, generando il caos. Da mesi, inascoltati, Sindaci e Presidenti di Regione di ogni schieramento, denunciano le problematiche sui territori.Servono una mare nostrum europea, corridoi umanitari. Serve sostenere gli amministratori locali nella gestione dell’accoglienza. Serve un'Italia forte credibile in Europa e serve una svolta europea sulle politiche migratorie (svolta impedita più volte dagli alleati di Salvini e Meloni in UE).Il PD c'è per dare una mano, perché non siamo irresponsabili come loro all'opposizione. Perché sulla pelle dei migranti non vogliamo lucrare voti come loro. Perché sentiamo la responsabilità di affrontare un fenomeno storico come quello delle migrazioni con lucidità, umanità e pragmatismo".
E adesso i (post) fascisti, non sapendo che cosa fare, ricorrono al loro cavallo di battaglia, il "me ne frego" di mussoliniana memoria.