Annuntio vobis gaudium magnum... non habemus legatum:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Eugenium
pristini Romanae Sapientiae rectorem servetur Gaudium 
qui sibi nomen imposuit... "mi moje a Catanzaro nun ce vole anna'"


Probabilmente è questo quanto il premier Conte avrebbe dovuto dire a fine mattinata affacciato dal terrazzo di Palazzo Chigi alla folla (assente) in piazza Colonna per "annunciare la rinuncia" all'incarico a commissario della Sanità calabrese da parte dell'ex rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, a poche ore dalla sua nomina.

Il motivo, come spiegato da Gaudio, è del tutto personale e non è legato all'inchiesta della magistratura di Catania che lo vede indagato per dei concorsi truccati. 

Queste le parole di Gaudio riportate dall'Ansa: 

"Mia moglie - ha detto - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare. Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore". 

L'inchiesta di Catania non c'entra nulla. Lo ha spiegato lo stesso Gaudio:

"Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito. Il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio".

E adesso il Governo è alla ricerca di un nuovo commissario, il quarto in pochi giorni, per la sanità calabrese.

E Gino Strada? Questo è quello che aveva detto ieri:

"Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste. Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose - a volte anche dopo averle fatte - quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire.Ringrazio il Governo per la fiducia e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di EMERGENCY su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi".

Ma se Strada dovesse agire in prima persona? In fondo, organizzare un'assistenza sanitaria anche in località dove non c'è mai stato neppure un ospedale è da anni ciò di cui si occupa. Non è proprio la stessa situazione che c'è in Calabria... ma neppure così tanto diversa.