Niente più obbligo di rinvio della pena per donne incinte o con figli appena nati che pertanto potranno finire in carcere
L'accanimento persecutorio che questo Governo continua a mettere in atto nei confronti dei bambini e delle bambine è inaccettabile e anche incomprensibile.
Circa una settimana fa, nel ddl sicurezza in discussione nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, la maggioranza introduceva una norma per eliminare il rinvio della pena per le detenute incinta o madri di minorenni, con buona pace dell'interesse preminente e dei diritti costituzionali dei bambini, oltre che delle regole penitenziarie europee e delle Nazioni Unite, quindi del diritto internazionale.
Dato che gli emendamenti che ne chiedevano soppressione o perlomeno delle modifiche sono saltati, tale norma ha molte possibilità di diventare legge.
Così ha commentato al riguardo Matteo Salvini (Lega):
"Una misura da noi voluta contro quelle vigliacche borseggiatrici e ladre che, sfruttando lo stato di gravidanza, agiscono impunite e derubano cittadini, lavoratori e turisti, spesso cercando di colpire i più fragili e anziani. Basta!"
Sulla stessa linea Fratelli d'Italia:
"A chi si oppone a questa norma adducendo come motivazione la tutela dei bambini, ricordiamo che tra i primi diritti dei minori c'è quello di non essere utilizzati strumentalmente per compiere reati o per rinviare l'esecuzione della condanna".
Il commento sopra riportato è della meloniana Augusta Montaruli, condannata a 1 anno e 6 mesi per uso illecito di fondi pubblici.