Il Remdesivir, secondo uno studio su oltre 11mila pazienti in 30 Paesi sponsorizzato dall'Organizzazione mondiale della sanità, non sarebbe così efficace come si era creduto finora nell'impedire il decesso nelle persone affette da Covid.
L'esperimento - come riporta un comunicato rilasciato dall'Oms - ha investigato gli effetti di questo medicinale sulla mortalità complessiva, sull'inizio dell'intubazione e sulla durata del ricovero. Altri suoi utilizzi, ad esempio sul trattamento di pazienti all'interno di comunità anche come prevenzione, saranno esaminati in sperimentazioni future.
Il Solidarity Therapeutics Trial, questo il nome assegnato alla ricerca, ha valutato come farmaci anti Covid, oltre al remdesivir, anche l'idrossiclorochina, la combinazione lopinavir/ritonavir e i regimi a base di interferone: tutti sembrano avere un effetto minimo o addirittura inesistente sulla mortalità a 28 giorni o sul decorso ospedaliero del Covid-19 tra i pazienti ricoverati.
Il remdesivir, insieme al desametasone, è stato usato recentemente anche per curare il presidente Usa Donald Trump.
Secondo il parere di alcuni medici, il risultato ottenuto metterebbe definitivamente a tacere il dibattito su quali siano le cure più efficaci contro la Covid... visto che in pratica non esisterebbero.
Secondo il parere di altri, è necessaria comunque cautela nella valutazione del risultato, poiché lo studio, condotto in Paesi con sistemi sanitari differenti tra loro, può portare a protocolli di trattamento incoerenti i cui effetti possono essere difficili da analizzare.