Durante l’intervista andata in onda su TRMh24, il Presidente di Confapi Puglia, l’ingegner Carlo Martino, ha trattato diversi temi partendo dall’analisi della difficile situazione che si è instaurata dopo il lockdown.

A seguito delle difficoltà che si sono create, Carlo Martino ha elogiato l’operato del Presidente nazionale di Confapi, Maurizio Casasco, che si è prontamente adoperato per rappresentare le esigenze delle imprese associate.

Il focus dell’intervista si è poi spostato sulla spinosa questione ILVA:
L’ing. Martino ha fatto un excursus analizzando anche la gestione Riva, per poi prendere atto del fatto che dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i Riva, i fornitori dell’indotto si sono trovati con crediti commerciali pari a 150 milioni di euro, mai corrisposti.

La situazione sembrava migliorata con l’ingresso di Arcelor Mittal ma anche questa gestione ha generato ulteriori ritardi di pagamenti ai danni dei fornitori che si trovano adesso con uno scoperto di 40 milioni di euro.

A fronte di questo, l’AD di AMI, Lucia Morselli, ha garantito un immediato stanziamento di 4 milioni di euro.

Tuttavia questa cifra corrisponde a meno del 10% dei debiti commerciali e questo danneggia fortemente i fornitori, già messi in ginocchio dalle vicende sanitarie nazionali e comunque costretti a sostenere le spese di gestione ordinaria.

Per questo, l’ing. Martino auspica un intervento deciso dello Stato e dell’amministrazione dell’AMI, denunciando, infine, l’atteggiamento dell’Arcelor che, oltre a non pagare i fornitori, li sta escludendo anche da nuove forniture.