Politica

Berlusconi sapeva che Renzi avrebbe fatto cadere il governo Letta con due settimane di anticipo e poi...


"Solo da noi si confondono i sondaggi con la politica. La decisione costante basata sul consenso anima il Grande Fratello, non il Parlamento. Temo che Casalino e Conte non abbiano fino in fondo capito la differenza.
Quanto ai sondaggi: ci danno sempre per morti.Però nel 2018 abbiamo impedito il governo Di Maio, nel 2019 abbiamo impedito il governo Salvini, nel 2021 abbiamo impedito il governo Conte ter.Lasciamo pure che gli amanti dei reality si trastullino coi sondaggi, noi facciamo politica. E i risultati arrivano. Gli altri fanno le somme dei sondaggi, noi facciamo la differenza con la politica."
Quella sopra riportata è la più recente dichiarazione di Matteo Renzi pubblicata sulla pagina social del suo partito.

L'affossatore di governi, perché in pratica è così come lui stesso si descrive, ha però dimenticato di ricordare il suo modo di far politica nel 2014, quando inaugurò la sua attività di "affossatore", facendo cadere il governo del dem Letta, uno dei primi dirigenti del partito di cui lui stesso era segretario.

La trasmissione Report, in relazione a quella vicenda, ci ha svelato che Silvio Berlusconi sapeva in anticipo, a inizio febbraio, ciò che Renzi avrebbe fatto di lì a poco, aggiungendo che dopo, stando all'opposizione, avrebbe votato tutte le riforme proposte dal nuovo esecutivo.

Mentre Renzi rassicurava Letta, Berlusconi incontrava il giudice che lo aveva condannato e lo registrava di nascosto. E questo nastro spuntato dopo sette anni è un po' come il vaso di pandora.

Report è venuto in possesso della sua versione integrale e scopriamo una parte inedita della registrazione.

È il 6 febbraio 2014 quando Berlusconi anticipa a Cosimo Ferri, all’epoca sottosegretario del governo Letta, e al giudice Franco, che Renzi farà cadere il governo Letta...

Letta si dimise il 14 febbraio 2014, il giorno dopo che la Direzione Nazionale del Partito Democratico aveva rilevato "la necessità e l'urgenza di aprire una fase nuova, con un nuovo esecutivo".

Quanto sopra riportato è ciò che Renzi definisce "politica". Questione di punti vista. Altri, al contrario, etichettano fatti analoghi con un termine molto meno nobile e aulico... "porcata".

Ed è per questo che Renzi, nonostante la sua attività di erista e le compiacenti interviste di molti giornali, è a capo ormai di una forza politica che si può definire in molti modi, escludendo però che possa esser chiamata ancora "viva".

Autore Marzio Bimbi
Categoria Politica
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