La Serie A contro la pirateria, Dazn contro gli abbonati: come vedere le partite chi non può o non vuole andare allo stadio?
In occasione della 1ª e 2ª Giornata della Serie A TIM 2022/2023 sarà promossa su tutti i campi la campagna di Lega Serie A contro la pirateria audiovisiva.
Così inizia un comunicato stampa diffuso dalla Lega Serie A in occasione dell'inizio della stagione 2022/2023.
Prosegue senza sosta - continua la nota - la battaglia della Lega Serie A contro la pirateria audiovisiva, un fenomeno criminale che soltanto nell’ultimo anno ha sottratto un fatturato di 1,7 miliardi di euro a tutti i settori economici italiani (Indagine FAPAV/Ipsos del 2021):
- 315 milioni la stima complessiva degli atti di pirateria tra la popolazione adulta
- 716 milioni di euro il danno potenziale sull’economia italiana i termini di PIL
- 9.400 la stima potenziale dei posti di lavoro a rischio
- 51% l’incidenza complessiva tra gli under 15
Ogni azione di contrasto e deterrenza è importantissima di fronte ad un fenomeno drammatico che drena risorse fuori dal sistema calcio.Per contrastare lo streaming illegale di contenuti sportivi e sensibilizzare l’utente finale sui rischi connessi, in occasione della 1ª e 2ª Giornata della Serie A TIM 2022/2023, la Lega Serie A promuoverà la propria campagna #STOPIRACY – LA PIRATERIA UCCIDE IL CALCIO, trasmettendo sui maxischermi degli stadi il video spot dell’iniziativa, mentre una grafica televisiva dedicata andrà in onda al momento del sorteggio del campo tra i due Capitani."In Italia purtroppo è ancora diffuso il pensiero che vedere le partite rubando le immagini sia una furbata e non un reato che danneggia il sistema calcio e tutto il Paese, sottraendo ingenti risorse e causando la perdita di quasi 10mila posti di lavoro. La pirateria uccide il calcio non è un semplice slogan, ma un richiamo serio a tutte le coscienze di chi ama il calcio”, ha dichiarato l'Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.
Questo comunicato stampa, però, finisce per diventare un paradosso. Infatti fin da sabato Dazn, la piattaforma streaming che fino alla prossima stagione ha acquisito i diritti di trasmissione delle gare di Serie A, ha avuto gravi, anzi gravissimi problemi nell'erogare la visione delle partite ai suoi abbonati.
A chi era abbonato nel bel mezzo di una partita veniva chiesto di abbonarsi nuovamente, interrompendone la visione, mentre ad altri abbonato è stato persino impossibile accedere alla piattaforma... Tutto questo dopo che Dazn ha aumentato in maniera esagerata il costo dell'abbonamento, rispetto allo scorso anno.
Quali siano stati i problemi lato server incontrati da Dazn o dai suoi fornitori non è dato sapere, ma quel che appare evidente è che un'infrastruttura di streaming che offre un servizio i cui diritti costano annualmente centinaia di milioni non aveva dei backup per risolvere i problemi in pochi minuti, il minimo per chi offra la visione di eventi in diretta. Oltretutto, esistono da tempo immemorabile degli stress test per verificare se il il servizio che si desidera offrire risponda alle esigenze minime richieste dal numero di abbonati. Dazn ne è a conoscenza?
Quindi, con buona pace di De Siervo e di tutti coloro che hanno contribuito ad assegnare i diritti tv della Serie A a Dazn, una parte degli "ABBONATI" alla piattaforma streaming che avesse voluto vedere la partita della propria squadra in diretta avrebbe dovuto collegarsi ad un sito "PIRATA" per poter risolvere un problema causato da un servizio "PAGATO" regolarmente.
Adesso, non resta che attendere da parte della Lega Serie A un comunicato che spieghi questo paradosso. Attendiamo con fiducia.
Crediti immagine: cs Lega Serie A