Perché le squadre di calcio, in particolar modo quelle di Serie A, spingano per realizzare degli stadi di proprietà, lo spiega benissimo l'esempio del Tottenham Hotspur Stadium, uno degli impianti di più recente costruzione in quel di Londra che a settembre ospiterà l'incontro di pugilato tra il beniamino di casa, il peso massimo Anthony Joshua, detentore dei titoli IBF, WBA, IBO, WBO, e lo sfidante ucraino Oleksandr Usyk.

L'incontro, fissato per  sabato 25 settembre, sarà uno dei più grandi eventi del calendario sportivo del 2021 e Daniel Levy, presidente del Tottenham, ha dichiarato: "Questa è una grande occasione per il Tottenham Hotspur Stadium. Anthony Joshua è un’icona nel mondo dello sport e farlo combattere qui, contro un avversario di punta come Oleksandr Usyk, sarà incredibile per il quartiere di Tottenham. Questo evento mostrerà ancora una volta la capacità dello stadio di portare l’organizzazione di grandi eventi sportivi al livello successivo".

E adesso parliamo di soldi. Per capire il ritorno economico di uno stadio come quello del Tottenham, basti pensare che in base a una proiezione del quotidiano Sun, relativa al periodo pre-Covid, le entrate provenienti dalla sola ristorazione relative ai soli incontri di calcio, in una stagione oscillavano tra i 17 e i 18 milioni di sterline!

Se a questo aggiungiamo le entrate dei biglietti, quelle del merchandising e la possibilità di organizzare eventi di qualsiasi tipo per tutto l'anno, si può facilmente immaginare il perché sia "determinante" per una squadra di calcio avere uno stadio di proprietà con tutte le funzionalità per potervi ospitare eventi di qualsiasi tipo.