Cala la scura europea, e non solo, sulla "disinformatia" statale della Russia
Quest'oggi, ha comunicato la Commissione europea in una nota, è stata sospesa dall'Unione europea la diffusione degli organi di "disinformazione" di proprietà statale Russia Today (RT) e Sputnik, dando seguito a quanto annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen domenica scorso tutta l’Ue, a partire da oggi. Lo comunica la Commissione europea in una nota.
Anche Apple ha dichiarato di aver sospeso la vendita di tutti i suoi prodotti in Russia e ha rimosso le applicazioni di RT News e di Sputnik News dagli App Store in tutti i Paesi, eccetto la Russia. Per ragioni di sicurezza verso la popolazione locale, la società di Cupertino ha fatto sapere che sospenderà alcune funzioni di Apple Maps anche in Ucraina.
Da ieri, Google ha rimosso Russia Today dai propri indici di ricerca dopo averne in precedenza impedito la monetizzazione dei contenuti tramite il servizio adsense. La decisione fa riferimento alla disinformazione diffusa dal media statale russo, secondo quanto dichiarato dall'avvocato Kent Walker, presidente della società, che in un post ha poi precisato che "in questa crisi straordinaria stiamo adottando misure straordinarie per fermare la diffusione della disinformazione e interrompere le campagne di disinformazione online".
Martedì, il vicedirettore capo di RT, Anna Belkina, ha detto che le società tecnologiche che hanno interrotto la diffusione di Russia Today non hanno fornito "un solo granello di prova che ciò che RT ha riportato in questi giorni, e continua a riportare, non sia vero. Questo 'establishment' sembra essere terrorizzato dalla semplice presenza di una voce esterna per la paura di perdere il loro pubblico storicamente prigioniero, nel caso in cui quel pubblico incontrasse una diversa prospettiva [nel raccontare i fatti, ndr]".
Sputnik, al momento, continua ad essere disponibile sugli indici di ricerca di Google.
Anche Twitter, almeno in Europa, ha annunciato che rimuoverà Russia Today e Sputnik dalla sua piattaforma, in linea con le sanzioni decise dall'Unione.