Il "me ne frego" tanto caro a Salvini, seppure sempre fatto intendere o dichiarato tra le righe, questa volta è stato mandato in soffitta. Così, scrivendo una rocambolesca lettera al Corriere, Salvini adesso ritiene "dopo aver riflettuto a lungo su tutta la vicenda, che l’autorizzazione a procedere [nei suoi confronti] debba essere negata."
Secondo Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio e "aspirante" alla segreteria del Pd, il "terrore" di Salvini è che se una volta rinviato a giudizio venisse condannato, per la legge Severino, potrebbe essere costretto alle dimissioni. Per tale motivo, adesso, pretende l'impunità sul caso Diciotti, finendo così per mettere in ulteriore difficoltà la maggioranza che supporta il Governo.
I problemi giudiziari, per il Governo e per Salvini rischiano di allargarsi. Infatti, oltre alla questione della necessità di sbarcare i minori a bordo per rispettare le normative italiane, (sarebbero 15 tra i 14 e i 17 anni), se ne è aperta un'altra che coinvolge la Corte europea per i diritti dell’uomo (CEDU) cui si è rivolta l'Ong Sea-Watch, denunciando l'Italia per essersi rifiutata di far sbarcare in un porto italiano i 47 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla sua nave Sea-Watch 3.
🔴 #SeaWatch e il team legale di Mediterranea:
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) January 29, 2019
Abbiamo chiesto alla Corte Europea dei diritti umani (CEDU) se il governo italiano, impedendo lo sbarco, stia violando i diritti fondamentali delle persone soccorse da Sea-Watch 3. pic.twitter.com/tMNYkrs8sn
Rivedendo - anche in questo caso non poco - la propria posizione, Matteo Salvini ha detto che i migranti potranno sbarcare, ma successivamente dovranno essere trasferiti in Germania e Olanda.
Sea-Watch non pretende che l'Italia ospiti i migranti a bordo della nave, bensì chiede che garantisca un porto sicuro per lo sbarco. Non è possibile, infatti, che le rimostranze del Governo sulla condivisione delle responsabilità con gli altri Stati europei nella gestione dei migranti in arrivo dall'Africa siano fatte sulla pelle dei migranti stessi, utilizzandoli come ostaggi.
Nel frattempo, le condizioni psicologiche a bordo della nave stanno peggiorando, come ricordato dalla portavoce per l'Italia di Sea-Watch, Giorgia Linardi.
Comunque, in giornata, per venire incontro all'emergenza sanitaria sulla nave dove è presente un solo bagno per l'equipaggio e i naufraghi, sono stati inviati a bordo dei bagni chimici, oltre a generi alimentari e capi di vestiario.
Aggiornamento. In serata è arrivato il pronunciamento della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha chiesto all'Italia di prendere tutte le misure necessarie, quanto prima, per portare ai migranti a bordo della Sea-Watch 3 assistenza medica, acqua e cibo.
Non è stato però chiesto all'Italia di farli sbarcare, compresi i minori, per cui, invece, è stata chiesta di garantire loro una adeguata tutela legale.