Il Manchester City, secondo l'Uefa, avrebbe aggirato le regole del Fair Play Finanziario tramite degli accordi di sponsorizzazione fittizi, che avrebbero permesso al proprietario Sheikh Mansour e al presidente Khaldoon al-Mubarakche di finanziare illecitamente il club. 

In base alle regole attuali, qualsiasi squadra di calcio europea, grande o piccola che sia, può spendere soldi per campagne acquisti e monte ingaggi in rapporto a percentuali predefinite, calcolate sul fatturato della squadra.

Football Leaks ha ottenuto migliaia di e-mail riservate in cui si svela, da parte del Man City, un'attività illecita volta a creare false sponsorizzazioni per nascondere  dei finanziamenti diretti da parte della proprietà. Le mail sono state inviate alla rivista tedesca Der Spiegel che le ha rese pubbliche, dando origine all'inchiesta di cui ieri è stata comunicata la sentenza. Alla squadra allenata da Guardiola è stata preclusa la partecipazione alle coppe europee, e soprattutto alla Champions League, fino alla stagione 2021/2022.

Se il ricorso al TAS non dovesse cambiare la sentenza, che cosa accadrà al City?

Guardiola, il cui contratto scade nel 2021, potrebbe decidere di rescinderlo a fine stagione, se la squalifica dovesse essere confermata. Infatti, con il Manchester, l'allenatore catalano ha vinto tutto in Inghilterra... ma se in Europa non potesse giocare, mancherebbero le motivazioni... con la Juventus che si sarebbe già detta interessata.

Ma a Guardiola, se continuasse ad allenare un City penalizzato, oltre all'Europa potrebbe mancare anche la squadra, visto che sono in molti i giocatori in scadenza di contratto entro i prossimi 2 anni: David Silva, Sergio Aguero, Leroy Sane, Nicolas Otamendi.

Ma i problemi non finiscono qua. Infatti, ovviamente in linea teorica, con l'impossibilità di disputare la Champions per i prossimi due anni, al City verrebbero a mancare fino ad oltre 150 milioni di euro all'anno (cifra per l'appunto teorica comprensiva di sponsorizzazioni) che otterrebbe in caso di vittoria. Però, con la sola partecipazione al torneo, verrebbe comunque a guadagnare almeno la metà di quella cifra.

Senza quei soldi, potrebbe essere un problema mantenere l'attuale rosa di giocatori, perché i loro stipendi, con un fatturato più basso, finirebbero per non rendere più compatibile il monte ingaggi con le regole del FPF, mettendo di nuovo il City nelle more dell'Uefa, in una specie di loop infinito.

Inoltre, anche i vertici della Premier League, sulla base della sentenza Uefa, potrebbero decidere una penalizzazione per il prossimo campionato. 

Pertanto, se il TAS dovesse confermare la sentenza, per il Manchester City sarebbero guai seri.