MONDRAGONE (CE) – (Ernesto Genoni) - Ieri la terza presentazione del tour a carattere regionale, del libro dell’avvocato penalista Raffaele Crisileo, dal titolo "Vittima innocente: la storia di un errore giudiziario” il caso Bolognesi. Un “orrore giudiziario” – ha commentato nel corso dell’articolato intervento l’avvocato Mario Romano – quello dell’ex Maresciallo della Stazione dei Carabinieri di CastelVolturno (Ce), assolto per non aver commesso il fatto, dopo una fase processuale durata ben quattordici anni. L’incontro si è svolto ieri a Mondragone (Ce), organizzato dall'associazione "Così fan musica" presieduta dalla pianista Bianca Corrente, nella sala conferenze “Mario Pacifico” alla presenza del sindaco della città avv. Francesco Lavagna, degli illustri relatori convenuti ed un attento uditorio.
Con il maresciallo Alfonso Bolognesi e l’avvocato Raffaele Crisileo tra i principi del foro sammaritano, gli interventi dell’avv. Mario Romano, giurista e presidente emerito dell’Ordine degli Avvocati del Foro sammaritano, dell’avv. Giuseppina Piccirillo, del Foro sammaritano, del prof. avv. Mario Griffo, docente all’Università degli Studi del Sannio, del dott. Gaetano De Mattia, direttore dell’UOSM dell’ASL di Caserta, della prof.ssa Pasqualina Ventrone, Presidente dell’Associazione “Mathesis”.
Nel caso del Maresciallo Bolognesi – così nel libro dell’avv. Crisileo - solo il giudizio di revisione - in pratica un sesto grado di giudizio, caso eccezionale e raro nel pianeta giustizia italiano - ha posto rimedio all’errore commesso ai danni di Bolognesi pronunciando una sentenza assolutoria definitiva.
Ma a questo punto ci dobbiamo chiedere: quanti casi di errori giudiziari ci sono stati in Italia? Per avere una prima idea, vale la pena di mettere insieme sia le vittime di ingiusta detenzione, sia quelle di errori giudiziari in senso stretto. Ebbene, dal 1991 al 2021 i casi sono stati oltre 30.000. L’interrogativo per tutti è come provvede lo Stato italiano alla riparazione degli errori giudiziari?
Un libro, “Vittima Innocente” che per l’esperienza di vita che racconta dettagliatamente, fatto che chiuque può trovarsi a vivere in prima persona nel corso della propria esistenza professionale che umana – così come ha commentato Bolognesi - vale la pena leggere ed approfondire per diffondere, partecipando alla narrazione, inciampi ed orrori di una quotidianità che va assolutamente riscritta.
Nuova presentazione, con un carattere di eccezionalità e sensibilità, il prossimo 13 Aprile, nella Casa di Reclusione Sant'Angelo dei Lombardi (Av), incontro riservato ai detenuti del penitenziario.