Quanto riportato di seguito, è il resoconto di un'audizione avvenuta il 12 maggio da parte di alcuni esponenti del Senato Usa a Robert Redfield, direttore dei CDC (Centers for Desease Control) e Anthony Fauci, consulente di Trump per l'emergenza Covid e direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, sulle riaperture negli Stati Uniti, di cui Trump si è fatto promotore:

Robert Redfield: “È importante sottolineare che non siamo ancora fuori pericolo. La battaglia continua, ma siamo più preparati. Dobbiamo essere vigili con le distanze sociali, rimane un imperativo. Siamo una nazione resiliente e sono fiducioso che usciremo da questa pandemia più forti e uniti”. 


Senatrice Elizabeth Warren (dem) Massachusetts:
“Abbiamo contenuto l'epidemia?”

Anthony Fauci: “In questo momento, dipende da cosa intende per contenimento. Se ritiene che l'abbiamo completamente sotto controllo, allora non è così. Se osserva le dinamiche dell'epidemia, stiamo assistendo a una diminuzione dei ricoveri e dei contagi in alcune aree come a New York City, che ha avuto un plateau che poi è iniziato a diminuire, o a New Orleans... ma in altre parti del Paese stiamo registrando dei picchi. Quindi, penso che stiamo andando nella giusta direzione, ma la giusta direzione non significa che abbiamo assolutamente il controllo totale di questo focolaio."

Warren: "Se non facciamo meglio sui test, sulla tracciabilità dei contatti e sul distanziamento sociale, aumenteranno conseguentemente le morti per coronavirus?" 

Fauci: "Naturalmente, se non si ottiene una risposta adeguata avremo la conseguenza deleteria di più contagi e più morti. Se non rispondiamo in modo adeguato quando arriverà la ricaduta, dato che è fuor di dubbio che ci saranno contagi nella popolazione, corriamo il rischio che l'epidemia continui nuovamente ad allargarsi. Spero a quel punto, in autunno, che avremo più risorse per rispondere al contagio in modo adeguato. Ma se non le avremo, ci saranno problemi." 


Senatore Chris Murphy (dem), Connecticut: “Penso che lei sia un buon funzionario, ma temo che stia cercando di tenere il piede in due staffe. Dichiara che gli Stati non dovrebbero aprire troppo presto, ma poi non ci dà le informazioni per combattere il virus. Lavora per un presidente che sta francamente minando i nostri sforzi per rispettare le indicazioni della guida che lei ci ha fornito che, oltretutto, è anche criminalmente vaga. Ovviamente il piano per riaprire l'America doveva essere accompagnato da una guida più dettagliata e precisa. Perché questo piano non è stato rilasciato? E se è in fase di revisione, quando verrà rilasciato?”
 
Redfield: “Abbiamo disposto una serie di indicazioni come sapete. E questa risposta alle epidemie data dal CDC doveva essere integrata dal governo. Mentre elaboravamo le linee guida, alcune di esse dovevano ricevere l'ok delle varie agenzie per ottenere il via libera alla loro applicazione. Le linee guida di cui ha parlato sono passate attraverso questo processo di revisione, con le annotazioni che ora sono al vaglio del CDC e che poi andranno alla task force per la revisione finale.” 

Murphy: “Ma in Connecticut riapriremo tra una settimana. Questa guida non ci sarà utile tra due settimane. Quando potremo averla?” 

Redfield: “Prevedo che questa guida - più estesa rispetto a quella attuale - sarà pubblicata prossimamente sul sito web del CDC. Non posso dire quando... presto, ma posso dire che il suo Stato può contattare il CDC che fornirà una guida direttamente a chiunque ne faccia richiesta.” 

Murphy: “Presto non è molto utile.” 


Senatore Rand Paul (Gop) Kentucky: “... La stimo, dottor Fauci, ma non penso che sia l'unica persona che debba prendere delle decisioni. Siamo in grado di ascoltare i suoi consigli, ma ci sono anche persone che dicono che non ci sarà un aumento nel numero dei contagi.”

Fauci: “Sono uno scienziato, un medico e un funzionario della sanità pubblica. Do consigli secondo le migliori prove scientifiche. Ci sono altre persone che entrano nel merito del contagio e danno consigli che sono più collegati alle problematiche a cui ha fatto cenno: la necessità di riaprire il Paese nuovamente per esigenze economiche. Non do consigli su problematiche economiche. Non do consigli su nient'altro che non sia la salute pubblica. Quindi rispondo su questo. 

La seconda cosa che ha detto è che dovremmo essere umili su ciò che non sappiamo. Non sappiamo tutto di questo virus e che è molto meglio stare molto attenti, soprattutto quando si tratta di bambini, perché più impariamo, più osserviamo cose che non abbiamo visto da altri studi in Cina o in Europa. Ad esempio, in questo momento alcuni bambini malati di Covid presentano una sindrome infiammatoria molto strana, molto simile alla sindrome di Kawasaki. Penso che dobbiamo stare attenti dal credere che i bambini siano completamente immuni dagli effetti del coronavirus. Quindi, di nuovo, ha ragione nel dire che i numeri dicono che i bambini in generale hanno molti meno problemi di adulti e anziani, e in particolare di quelli con malattie pre-esistenti. Ma umilmente riconosco di non poter dire di sapere tutto di questa malattia. Ed è per questo che sono molto prudente nel fare previsioni di carattere generale.”