Confermate le previsioni sui prezzi al consumo di giugno, con l'inflazione che, rispetto allo stesso mese del 2021, è cresciuta del  +8%, un dato che non si registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%).

Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +9,7% a +11,3%) sia quelli dei servizi (da +3,1% a +3,4%); si ampia, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -6,6 di maggio a -7,9 punti percentuali). Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,7% a +8,2%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +6,7% a +8,4%).

I prezzi al consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +3,8%) e al netto dei soli beni energetici (+4,2%) registrano aumenti che non si vedevano, rispettivamente, da agosto 1996 e da giugno 1996.

Al contempo, l'accelerazione dei prezzi degli Alimentari, lavorati e non, spingono ancora più in alto la crescita di quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+8,2%, mai così alta da gennaio 1986, quando fu +8,6%).

L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l'indice generale e a +2,9% per la componente di fondo.