Non c'è il pericolo che a causa del cambiamento climatico il clima possa impazzire, infatti il clima è già impazzito. Lo abbiamo visto la scorsa estate, lo vediamo questo inverno.

In California, sulla catena montuosa della Sierra Nevada, nell'ultimo mese è stato registrato un livello di neve di 5,13 metri, il più alto mai raggiunto a dicembre da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1970. Un record che è  arrivato dopo mesi di estrema siccità che hanno alimentato incendi e provocato una grave carenza di acqua.

In questo stesso periodo, molto più a nord, in Alaska si registrano temperature che in alcuni momenti hanno toccato pure i 20 gradi C. quando  normalmente non solo fa estremamente freddo ma nevica anche in maniera abbondante. Così sull'isola di Kodiak,a sudovest di Anchorage,  domenica scorsa sono stati registrati 19,4°, la temperatura più alta mai rilevata nel mese di dicembre.

Una situazione assurda che ha registrato anche una numerosa serie di temperature record come i 18,3° all'aeroporto di Kodiak, i 16,6° a Cold Bay nella penisola di Alaska, e i 13,3° di sabato 25 dicembre a Unalaska, il giorno di Natale più caldo di sempre nelle Aleutine occidentali.

Dal punto di vista climatico, il 2021 degli Usa è stato caratterizzato dall'uragano Ida, che ha fine estate ha causato quasi 70 morti, danni devastanti in Louisiana e fino negli Stati del nordest, e poche settimane fa dai devastanti tornado che hanno colpito il Midwest, in particolare il Kentucky, causando 90 morti.

E secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, il cambiamento climatico amplierà numeri e intensità dei cicloni tropicali, rendendo milioni di persone più vulnerabili a queste devastanti tempeste.

Attualmente, questi cicloni o uragani, che dir si voglia, si verificano principalmente nelle regioni tropicali a nord e a sud dell'equatore. Però, secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, l'aumento delle temperature consentirà a questi eventi meteorologici, progressivamente entro la fine di questo secolo, di formarsi anche alle medie latitudini, finendo per interessare pertanto anche zone e città densamente abitate come New York, Pechino, Boston e Tokyo.