Il 10 maggio è uscito il libro intervista tra la giornalista Camille Krafft (Le Temps) e il vescovo Charles Morerod, edito da Slatkine, "Tu n'aburas point".
Nel settembre 2023, il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, Charles Morerod, è stato sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza per un doppio ematoma cerebrale. Dopo aver sfiorato la morte, vede in questa "seconda vita" che gli viene offerta una chiamata ad esprimersi sul problema degli abusi sessuali commessi all'interno della Chiesa, nella sua dimensione sistemica.
Come possono questi comportamenti devastanti prendere forma in un ambiente in cui si sostiene l'amore per il prossimo? E che ne sarà di questa istituzione che ha ampiamente abusato del suo potere coprendo i crimini perpetrati contro i suoi stessi figli?
In un approccio inedito, il libro racconta la storia di un vescovo del XXI secolo, scosso da tragedie e scandali, che pensa di avere un ruolo da svolgere nella prevenzione e nella riparazione del male. Il libro è anche il ritratto di un dignitario cattolico "à la Suisse", che viaggia a piedi e in treno, aborrisce gli abiti cerimoniali e diffida, come Immanuel Kant, del potere che corrompe il libero giudizio della ragione.
«Mi ero un po' rassegnato» sulla questione degli abusi sessuali, ha dichiarato Morerod a Le Temps. «Ho pensato allora che forse avevo ancora delle cose da fare», ha dichiarato.
In disaccordo con diversi sacerdoti, il vescovo svela che alcuni di loro che ha denunciato non vogliono più parlare con lui, pur ammettendo che la gestione delle denunce dei sacerdoti da parte del vescovo è «molto discutibile» e che esiste una dimensione sistemica degli abusi, legata all'eccessivo potere dei sacerdoti.
Mons. Morerod era stato ricoverato in ospedale il giorno dopo la pubblicazione dello studio dell'Università di Zurigo sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. Il vescovo era stato accusato di non essere intervenuto dopo la denuncia di casi di abusi, prima che il procuratore generale del canton Friburgo, Fabien Gasser, lo scagionasse.
Dal 2021 Camille Krafft è giornalista nella redazione del quotidiano francofono Le Temps. Allo stesso tempo, è docente presso il centro di formazione per il giornalismo e i media di Losanna. Nel 2017 ha vinto il Premio Jean Dumur e il Premio della stampa svizzera nella categoria "stampa" 2019.
Fonte: diocese-lgf.ch - tio.ch