Bruno Rota è ormai storia. Nel pomeriggio di lunedì, la sindaca Virginia Raggi ha pubblicato sul sito istituzionale del comune di Roma che Paolo Simioni è il nuovo presidente e amministratore delegato di Atac.

In base a quanto dichiarato dal Campidoglio, la scelta per la nuova guida di Atac è caduta su Simioni perché "nel corso degli ultimi sedici anni, in qualità di amministratore delegato, ha acquisito un’importante esperienza nella gestione di aziende operanti nel settore dei trasporti in regime di concessione e in quello della riqualificazione, valorizzazione commerciale di infrastrutture di mobilità e nel mondo retail.

In particolare, l’esperienza [di Simioni] è maturata all’interno di realtà complesse sia in ambito aeroportuale, in Italia ed all’estero (SAVE - Aeroporto di Venezia SpA; Catullo - Verona e Brescia SpA; Aertre - Treviso SpA, BSCA - Bruxelles South Charleroi Airport SA), sia in quello ferroviario (Centostazioni SpA – Gruppo Ferrovie dello Stato SpA) dove ha affrontato diversi progetti di business, rilancio, ottimizzazione della struttura di costo, miglioramento delle attività non-core, start up, turnaround."

Inoltre, nella nota, si comunica che la governance di Atac avrà una formula collegiale con i componenti del CdA che d'ora in avanti saranno tre. "La variazione è stata introdotta in linea con la riforma dello statuto della società, cui ha dato il via libera l’Assemblea Capitolina con la deliberazione 149/2016 in conformità al Testo unico delle partecipate. La modifica dell’assetto societario non comporta aggravi di spesa: le norme in vigore prevedono che il cda delle partecipate non possa pesare sulle casse societarie più dell’80% di quanto costava il cda nel 2013."