Politica

In Italia vieni espulso se applaudi dei ragazzi che hanno dato una lezione a dei violenti, mentre vieni accolto con tutti gli onori se sei responsabile di un genocidio

Durante il corteo pro Palestina di sabato 9 novembre a Milano, Mohammad Hannoun, presidente dell'associazione Palestinesi in Italia, rivolgendosi alla piazza ha detto:

"Per cominciare mandiamo un applauso ai giovani di Amsterdam, un applauso a tutti i giovani, ragazzi e ragazze, che hanno dato una lezione".

Ad Amsterdan, i tifosi del Maccabi Tel Aviv, conosciuti da sempre come violenti e razzisti, sono stati lasciati liberi di muoversi e di agire impunemente per le vie della città, prima della partita che vedeva la loro squadra impegnata contro l'Ajax. Oltre a ritmare slogan genocidi, hanno strappato bandiere palestinesi, assaltato abitazioni private e negozi, fino ad aggredire anche dei passanti.

Dopo la partita, quei tifosi sono stati a loro volta aggrediti con un bilancio che è stato addirittura agghiacciante: 5 tifosi contusi!!! Trattandosi di ebrei e non di persone normali, nel senso che gli ebrei a quanto pare debbano godere di uno status che consenta loro di fare e dire ciò che credono senza subire conseguenza alcuna (essendo pertanto ben al di sopra di ciò che è consentito dire e fare a qualsiasi altra persona appartenente a qualsiasi altra etnia e/o religione), il fatto è stato prontamente etichettato come "pogrom".

Ma non tutti, a quanto pare, si sono bevuti il cervello e Mohammad Hannoun ha detto quel che ha detto ad una piazza che lo ha convintamente applaudito.

Che cosa è accaduto dopo? Che il questore di Milano - evidentemente obbedendo a ciò che gli è stato suggerito o imposto a livello superiore - ha denunciato per istigazione a delinquere Mohammad Hannoun per la frase sopra riportata, notificandogli un foglio di via con il quale lo ha informato di esser stato espulso dall'Italia.

Ecco come il (post) fascista Riccardo De Corato - deputato di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vicesindaco delle giunte di centrodestra milanesi - ha espresso la sua soddisfazione appena appreso la notizia:"Esprimo il mio pieno sostegno alla decisione del Questore di Milano di notificare il foglio di via obbligatorio a Mohammad Hannoun, presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia, denunciato per istigazione a delinquere dopo le gravi dichiarazioni rese al corteo pro Palestina del 9 novembre. Queste persone, che istigano alla violenza e spesso anche a delinquere, devono essere espulse dalla nostra nazione. Basta con queste derive estremiste che nulla hanno a che vedere con il diritto di espressione. Milano non può più essere teatro di manifestazioni che sfociano in odio e provocazioni, come i cortei che inneggiano contro Israele o espongono immagini insanguinate della Presidente Meloni e di altri Ministri del Governo. Dall’ottobre 2022, il Governo di Centrodestra, è al lavoro con il massimo impegno per proteggere l’intero Paese da ogni tipo di illegalità e criminalità. La sicurezza e la dignità della città vanno preservate". 

A sostegno di Mohammad Hannoun, si è espresso Potere al Popolo:"Mohammad Hannoun dell'Associazione Palestinesi d'Italia, da moltissimo tempo attivo sul nostro territorio nelle lotte per il popolo gazawi, in questi giorni si è visto recapitare il foglio di via. Con quale colpa? Quella di aver pronunciato nel comizio di sabato scorso a Milano parole di condanna nei confronti degli ultras del Maccabi, presentati come dei poveri agnellini dalla nostra informazione dopo i fatti di Amsterdam, ma in realtà da anni violenti fascisti che incitano alla pulizia etnica dalle curve di tutta Europa.L'espulsione di Mohammad non è solo l'ennesimo episodio di deriva autoritaria in uno Stato che non si accontenta di appoggiare un genocidio, ma vuole anche silenziare ogni voce di dissenso.È anche la prova di come le politiche della cosiddetta sicurezza e di controllo dell'immigrazione (non ultimo il progetto di legge 1660) non hanno altro scopo se non quello di mantenere parte della popolazione in uno status di ricattabilità per sfruttarne la manodopera e silenziarne le idee. Ieri gli scioperi della logistica, oggi la causa palestinese, domani chissà.Noi saremo sempre dalla parte di chi lotta ad ogni costo come Mohammad, e anche oggi scenderemo in Piazza per lui, per il popolo palestinese e per la sua resistenza".

Mentre i rappresentanti dei partiti di opposizione presenti in Parlamento tacciono, i rappresentanti dei partiti della maggioranza a supporto del governo (post) fascista di Giorgia Meloni esultano.

Quello che però in questa vicenda non è chiaro è perché si faccia festa per l'espulsione di una persona che ha invitato dei manifestanti ad applaudire a dei giovani che hanno solo dato una lezione a dei violenti rimasti impuniti, mentre in Italia si riceva con tutti gli onori il presidente dello Stato canaglia di Israele, Isaac Herzog, che insieme ad altri delinquenti suo pari (Netanyahu e Gallant) si è adoperato per perpetrare un genocidio nella Striscia di Gaza... un genocidio che sta tuttora continuando.

A luglio di quest'anno, Meloni e Mattarella hanno stretto la mano ad un criminale che dopo il 7 ottobre 2023, ha affermato, tra l'altro, che un intero popolo è responsabile per l'attacco di Hamas, aggiungendo che i civili palestinesi avrebbero potuto opporsi a quel regime, parole allusive a una responsabilità collettiva che richiamano retoriche utilizzate in contesti di genocidio​. 

E dopo oltre 150mila vittime, tra morti e feriti nella sola Gaza (per la maggior parte donne e bambini), i (post) fascisti italiani continuano ad applaudire i nazifascisti dello Stato ebraico per i crimini finora commessi, definendo delinquente chi pronuncia uno slogan come Free Palestine o invita ad applaudire dei giovani che hanno dato una lezione a chi lo meritava.

Va fatto presente ai (post) fascisti nostrani che oltre ai fanatici nazisionisti, tra gli ebrei ci sono anche moltissime persone che letteralmente si schifano per quanto stanno facendo i loro correligionari e/o i loro connazionali. 

Sarebbe il caso che qualcuno iniziasse a dar voce pure a loro.

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Politica
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