889 è il dato dei deceduti con coronavirus annunciato sabato dalla Protezione Civile. Un dato costante che ricalca quello di ieri, che era sì leggermente più alto ma solo perché 50 non erano stati indicati il giorno precedente.
Adesso, il numero complessivo dei deceduti è di 10.023 su 92.472 casi di contagio accertati, di cui 70.065 ancora positivi, mentre le persone guarite sono, finora, 12.384 (1.434 solo oggi).
Delle persone positive, 26.676 sono ricoverate con sintomi, di cui 3.856 in terapia intensiva, mentre 39.533 si trovano in isolamento domiciliare.
L'Italia, in questo momento, è il secondo Paese per maggior numero di contagiati dopo gli Stati Uniti ed il primo per il maggior numero di deceduti a seguito della pandemia, seguito dalla Spagna con oltre 5.800.
Oggi il senatore Matteo Renzi, in seguito ad una grave crisi di astinenza da visibilità (ormai erano settimane che nessuno ne aveva sentito parlare), ha pensato bene di promuoversi andando contro corrente per far circolare il proprio nome sui media. Così, in una intervista su Avvenire, si è inventato che prima di Pasqua le fabbriche devono riaprire... tutte.
A stretto giro gli ha risposto l'amico (o ex tale, chissà) Roberto Burioni che dal suo account Facebook ha scritto: «Dobbiamo cominciare a pensare a una ripresa delle nostre vite: non possiamo continuare a stare in casa al fine di rimanere in casa per sempre.Però dobbiamo anche sapere che in questo momento la situazione è ancora talmente grave da rendere irrealistico qualunque progetto di riapertura a breve.PS: siccome qualcuno ha difficoltà a comprendere il testo scritto, sono più chiaro. Al momento bisogna stare tappati in casa, altrimenti si vanificano i sacrifici che abbiamo fatto fino ad ora, punto e basta.»
Per non essere da meno del collega, Matteo Salvini oggi se l'è presa con i cinesi scoprendo che nei loro laboratori fanno addirittura degli esperimenti (!)... tornando a parlare del video trasmesso nel 2015 da Rai 3 che lui stesso ha rilanciato per alimentare teorie complottiste già smentite dagli scienziati, per poi accusarli di rubare i dati con la rete 5G e che non se la possono cavare regalando un milione di mascherine... Poi si è anche ricordato della scuola pretendendo di sapere che cosa sarà fatto: «Tutti promossi col 6 politico o l’anno sarà recuperato più avanti? Gli italiani hanno bisogno di certezze»...
Insomma, Salvini non voleva essere da meno dell'altro Matteo.
Ma tornando alle cose serie, preoccupa l'allarme lanciato dal ministro Provenzano che in una intervista a Repubblica esprime i propri timori per la situazione nel mezzogiorno, sia dal punto di vista sanitario che socio-economico, perché il il perdurare della crisi potrebbe generare in rabbia e odio: «Ci sono aree sociali e territoriali fragili ed esposte a qualsiasi avventura. Il bilancio pubblico, nell'emergenza, si deve prendere cura dell’intero tessuto sociale. È la priorità del decreto di aprile».