Per la prima volta in due secoli di esistenza, la Diocesi di Limburg in Germania non avrà nuovi sacerdoti ordinati. Il Vescovo Georg Bätzing ha espresso la sua preoccupazione in un’intervista alla Zeit, sottolineando che quasi nessuno aspira più al sacerdozio, una situazione che mette a rischio l’esistenza della Chiesa cattolica. Monsignor Bätzing, che è anche il presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e un importante sostenitore delle promesse rivoluzionarie del Synodale Weg, riconosce che non ci sono preti e, peggio ancora, che nessuno vuole diventarlo!
Parallelamente, si registra un drastico calo dei fedeli, con mezzo milione di cattolici in meno nel 2022. Questi dati sono indiscutibili, dato che in Germania chi desidera affiliarsi a una confessione religiosa deve pagare la Kirchensteuer, una tassa che genera molte tensioni tra il Vaticano e il Reno. Questo sarà probabilmente uno dei punti di conflitto nella prossima fase sinodale universale che si terrà a Roma il prossimo ottobre. Sarà difficile per il clero tedesco, combattivo e istruito, difendere la propria visione di una Chiesa ricca ma in crisi di fedeli e preti, di fronte alle fiorenti Chiese africane.
Commenta la notizia pubblicata su "Il Foglio" il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati, fondato nel 2003 da don Giuseppe Serrone, ex parroco di Chia e ora ritirato da anni in uno dei Sacri Monti del Piemonte: "Grande risorsa se riaccolti nella Chiesa potrebbero essere i preti sposati con le loro famiglie".