Mahmoud Ajjour (nella foto) ha 9 anni ed ha perso entrambe le braccia durante un attacco israeliano a Gaza City. La foto che lo ritrae, scattata dalla fotografa palestinese Samar Abu Elouf per il New York Times ha vinto il World Press Photo 2025.
Per il secondo anno di seguito, il prestigioso premio viene assegnato ad uno scatto che simboleggia l'orrore di Gaza, lo sterminio del popolo palestinese, le terribili sofferenze inferte ai civili, soprattutto donne e bambini.
Mahmoud Ajjour è sopravvissuto insieme alla sua famiglia, ma tanti altri bambini, circa 20mila, sono rimasti uccisi. Una tragedia davanti alla quale la comunità internazionale, Italia inclusa, rimane, colpevolmente, in silenzio.
E rimane in silenzio nonostante le canaglie dello Stato ebraico di Israele confermino di voler continuare a perpetrare i loro crimini. "Nessun aiuto umanitario entrerà a Gaza". perché questo è "uno dei principali strumenti per fare pressione su Hamas", ha detto il delinquente Israel Katz, ministro della Difesa israeliano, confermando che il governo Netanyahu sta usando la fame come arma di guerra. Cioè sta deliberatamente commettendo un crimine di guerra.
A Gaza non entrano più rifornimenti di qualsiasi genere da ormai 46 giorni. Significa che non stanno entrando cibo, medicinali... beni di prima necessità. E per essere sicuri di voler mettere in atto al meglio i loro crimini le autorità israeliane hanno interrotto anche l'erogazione di corrente elettrica e di acqua.
Nonostante ciò, nella comunità internazionale vi sono dei complici dei crimini dello stato ebraico che vogliono farci credere che i pii ebrei israeliani non stiano commettendo un genocidio.
Questi schifosi, perché di schifosi si tratta, quando questa vergogna sarà smascherata - come sempre è accaduto in passato - saranno i primi a dire che loro l'avevano detto e che loro avevano denunciato.