Via libera al progetto di legge sulla “Gestione faunistico-venatoria del cinghiale e recupero degli ungulati feriti” in Consiglio regionale della Lombardia. I motivi del voto favorevoleli ha spiegati Marco Carra, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VIII Commissione Agricoltura: “La ratio di questo progetto di legge non è quella di allargare o favorire la caccia al cinghiale – ha detto –. Le motivazioni sottese al testo di questa norma sono nelle tabelle dei risultati dei danni prodotti da un eccesso di questa popolazione faunistica. Anzi, la Lombardia è probabilmente l’ultima regione a deliberare in questo senso, le altre lo hanno già fatto negli anni precedenti. A noi pare di vedere che la contrapposizione tra caccia e ambiente in questo caso non ci sia proprio, ma sia più una contrapposizione tra città e campagna, città e montagna, tra quelli che vedono questi problemi e coloro che non li vedono. Questa è la prima regione agricola d’Italia, bisogna far convivere in un ecosistema la presenza dell’uomo e il suo lavoro in agricoltura e la fauna che però va contenuta. Dispiace solo che non sia stata fatta una legge organica in cui si normava il contenimento di tutte le specie in soprannumero e dannose per la campagna”.
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