È uno scarno comunicato ufficiale della Fiorentina ad informare, con l'approvazione dei familiarti di Davide Astori, che l'autopsia del capitano della squadra viola sarà eseguita martedì 6 marzo.

La salma di Astori tornerà a Firenze nella giornata di mercoledì dove, presso il Centro tecnico Federale di Coverciano, sarà allestita la camera ardente per tutti coloro che vorranno dargli l'ultimo saluto.

I suoi funerali, infine, si terranno a Firenze giovedì 8 marzo alle ore 10, nella Basilica di Santa Croce, dando così seguito al desiderio della compagna Francesca che voleva fossero celebrati nel capoluogo toscano.

Come già anticipato domenica, il sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella ha proclamato per l'occasione dei funerali il lutto cittadino, sottolineando "il profondo legame che Davide Astori ha saputo costruire non solo con i tifosi ma con l’intera comunità grazie anche alle qualità umane e ai valori civici, la condotta esemplare di professionista attaccato ai valori della maglia viola, della Nazionale italiana nella quale ha giocato e del mondo dello sport in generale e, non ultima, la giovane età nella quale è stato colto da una morte tragica e improvvisa.

Il Comune è pronto a promuovere o a sostenere, in accordo con la famiglia e la Fiorentina, ogni altra forma di ricordo di Davide, per valorizzare, attraverso la sua figura, l’immagine pulita, corretta e umana del calcio e dello sport in generale."

Commosse le reazioni dei suoi compagni di squadra attuali e non che hanno reagito con dolore alla notizia esprimendo via social incredulità e profonda tristezza per quanto accaduto. Lo stesso vale per i dirigenti della Fiorentina e per la proprietà con le parole pronunciate da Andrea della Valle accorso a Firenze nel primo pomeriggio di ieri e quelle odierne del fratello Diego, anche lui arrivato in città: «Era un ragazzo stupendo, di prim'ordine... aveva una bella famiglia: è una tragedia grande. Rispettiamo il momento. Il rinnovo sarebbe stato superfluo, a Firenze sarebbe stato un grande comunque.»

Lunedì, infatti, Astori avrebbe dovuto rinnovare il contratto che lo legava alla Fiorentina, con l'intenzione di chiudere in viola la sua carriera da calciatore.

Questo è, nei dettagli, quello che è accaduto ieri. Astori dormiva in una camera singola al primo piano della nuova ala dell’albergo in cui alloggiava la Fiorentina. Daniele Misseri, uno dei massaggiatori della squadra, è andato a bussargli alla porta, alla camera 118, ma ha sentito solo silenzio. Dopo le urla ripetute, i pugni sugli stipiti di legno e le chiamate sul cellulare ha fatto accorrere il dottor Luca Pengue con un dipendente dell’hotel che è arrivato con un passepartout. Poi, la terribile scoperta.

La notizia è stata comunicata a Pioli e ai giocatori. L’allenatore era sconvolto, perché aveva legato tantissimo con Astori, così come i giocatori, che si abbracciavano e piangevano. Hanno chiamato a casa per raccontare dell’accaduto, mentre i Della Valle erano già stati messi a conoscenza della tragedia. Così come Cognigni, Corvino e gli altri dirigenti viola rimasti a Firenze.

Il procuratore capo di Udine, Antonio de Nicolo, ha detto ai microfoni d Rai di aver aperto un procedimento penale con ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti e di aver disposto l’autopsia.