Il genocidio in atto nella Striscia di Gaza, rivenduto da molti Paesi europei e dall'amministrazione Biden come una lotta di religione tra terroristi islamici e l'occidente cristiano, che difende i valori della democrazia tramite Israele, è quella che in parole povere (e vista la situazione, assolutamente adatte) è definibile come una immensa puttanata.
Una immensa puttanata di cui Israele, Stati Uniti e gran parte dell'Europa sono criminalmente responsabili, ognuno per motivi diversi.
Gli Stati Uniti supportano Israele come supporterebbero Belzebù, nel caso esistesse, se ciò fosse conveniente alle strategie geopolitiche di Washington, che finanzia e arma l'Ucraina per difendersi dall'invasione della Russia e, al tempo stesso, finanzia e arma Israele per invadere Gaza!
Lo stesso fanno i Paesi europei come Italia, Germania, Gran Bretagna... che arrivano persino a festeggiare il mandato di arresto di Putin emesso dalla Corte Penale Internazionale dell'Aia per crimini di guerra, senza accorgersi di essere egualmente responsabili degli stessi crimini per il supporto dato a Israele nel compiere il genocidio in atto a Gaza.
L'Europa, un nano politico destinato all'estinzione, è influenzata da delle nullità travestitesi da statisti che interpretano ciò che accade nel mondo e che, direttamente o indirettamente li riguarda, non in funzione di ciò che è giusto o sarebbe giusto fare per trovare una soluzione, ma in base a quello che potrà essere il loro ritorno in termini di consenso. Pertanto, la resistenza palestinese se è rappresentata da un movimento islamico, allora diventa automaticamente terrorismo islamico, che magicamente fa evaporare l'esistenza della questione palestinese e dell'apatheid israeliano che va avanti da 56 anni... senza che l'occidente se ne accorgesse o facesse qualcosa per porvi rimedio!
Perché? Perché il regime di apartheid lo ha messo in atto uno Stato che si definisce ebraico e, a seguito di ciò, in base a quanto accaduto finora, abilitato a compiere qualsiasi violazione del diritto internazionale... lo stesso che i Paesi europei pretendono di esserne i custodi! Non è possibile criticare un ebreo israeliano, perché in men che non si dica avrà messo sul piatto le leggi razziali e l'olocausto, accusandoti di antisemitismo, negazionismo, fascismo, nazismo... e chi più ne ha, più ne metta. Perché? Boh!
E grazie a questo a questo giochetto, Israele, lo Stato ebraico di Israele, per decenni ha sistematicamente rubato, depredato, umiliato, schiavizzato, ammazzato gli arabi israeliani e i palestinesi di Gerusalemme est, Cisgiordania e Gaza. L'obiettivo degli ebrei israeliani? Completare il disegno sionista iniziato nel 1948 per creare uno Stato di Israele che vada da Mediterraneo fino al Giordano. Una volta messo in atto tale disegno, Israele guarderà poi alla Giordania e alla Siria. Un obiettivo condiviso dagli ebrei di altra nazionalità, che però si sentono più israeliani che italiani, francesi, britannici o altro...
Quindi, da dove nasce la questione palestinese? Non dall'ebraismo, ma dal sionismo. In pratica i sionisti sono dei fondamentalisti che pretendono di conquistare la Palestina scacciandone i palestinesi che ancora la occupano. Lo stragismo ebraico israeliano è iniziato nel 1948 per scacciare e sterminare i palestinesi che pretendevano di non lasciare le loro case e le loro terre. Da allora non si sono mai fermati.
Ma tutti gli ebrei sono sionisti? No, come dimostra la manifestazione che venerdì è stata organizzata alla stazione centrale di New York da centinaia di ebrei che chiedevano l'immediato cessate il fuoco a Gaza, una parte dei quali aveva manifestato la scorsa settimana al Congresso degli Stati Uniti per dire che Israele non agiva nel loro nome.
“NO MORE WEAPONS. NO MORE WAR. CEASEFIRE IS WHAT WE’RE FIGHTING FOR”
— IfNotNow🔥 (@IfNotNowOrg) October 27, 2023
7,000 Palestinians are already dead and over a million more have been displaced. Israeli leaders continue to openly use genocidal rhetoric.
We desperately need a ceasefire now. pic.twitter.com/EtgianSpWq
Questo non vuol dire che sparare a dei civili, anche se israeliani, sia un atto dovuto e scusabile. Anche quello è un crimine da giudicare e condannare... ma spiegarlo come guerra di religione equivale a voler credere che sia il sole a ruotare intorno alla Terra e non viceversa.
E se i numeri contano, in base alle dichiarazioni di politici israeliani e di rappresentanti dell'ebraismo di altre nazioni che parlano con la bava alla bocca dei 1.400 israeliani uccisi da Hamas come il primo atto di un nuovo sterminio degli ebrei ritenendo giustificato il genocidio a Gaza (di cui però non fanno cenno e se ne fanno cenno è per dire che i numeri delle vittime civili sono inventati!), allora c'è qualcosa che non torna, visto che in precedenza gli ebrei israeliani, dal 2008 fino a metà settembre 2023, avevano ammazzato oltre 6.500 palestinesi. Perché per quei morti Stati Uniti e Europa non si sono scandalizzati e non hanno detto niente?
I sionisti, radendo al suolo Gaza e sterminando chi vi abita, pensano di aver fatto cappotto, senza però tener conto delle conseguenze delle loro azioni.
Dichiarando guerra a Gaza (ma anche al Libano, alla Siria e all'Iran), Israele ha messo la divisa al 5% della sua popolazione, soprattutto quella più giovane. In questo modo i consumi interni ne risentiranno pesantemente (chi è in guerra non va certo a fare la spesa o a divertirsi o a comprare beni), ed altrettanto i settori che si occupano di produzione, per mancanza di cervelli e manodopera. Anche il turismo dovrà alzare bandiera bianca... sia perché nessuno che abbia un po' di cervello penserà di andare a visitare un Paese in guerra, sia perché, per ritorsione, non si recherà più in Israele. Le agenzie di rating, senza attendere il disastro, lo hanno già certificato, abbassando il grado di fiducia sulla solvibilità del debito pubblico israeliano.
Inoltre, nonostante gli sforzi della stampa di regime e dei politici da avanspettacolo di molti Paesi che pretendono di far credere alle opinioni pubbliche di tutto il mondo che il genocidio in atto a Gaza è conseguenza del diritto di difesa di Israele, dalla California all'Indonesia, centinaia di migliaia di persone sono scese e stanno scendendo nelle piazze per protestare e denunciare il massacro dei palestinesi di Gaza, un crimine di guerra di cui sono responsabili non solo i sionisti, ma anche i leader degli Stati che offrono loro supporto per metterlo in atto e, pertanto, anch'essi legittimati per risponderne davanti alla Corte Penale dell'Aia.
E quando il genocidio sarà completato, Israele ritiene che potrà ancora avere relazioni diplomatiche con qualche Paese arabo?