«Sono una morta che vive e ogni giorno per me è una grande sofferenza. Prima stavo bene solo di notte perché almeno riuscivo a dormire. Adesso neanche più questo. Ma che vita è se sto male sia di giorno che di notte? Sono disperata…»
Questa testimonianza è tratta dal nuovo libro di Onda - l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere - a cura di Claudio Mencacci e Paola Scaccabarozzi, dal titolo "Viaggio nella depressione. Esplorarne i confini per riconoscerla e affrontarla".
Il volume è una fotografia completa per comprendere una malattia, la depressione, complessa e dalle innumerevoli sfaccettature, che condiziona pesantemente la vita di chi ne soffre e che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2030 potrebbe diventare la malattia cronica più diffusa al mondo. Solo in Italia, adesso a soffrirne sono 4.500.000 di persone, soprattutto donne in una proporzione di 2 a 1 rispetto agli uomini.
La depressione colpisce almeno una volta nella vita da 1 persona su 5 a 1 su 3; in sostanza, il rischio di un individuo di sviluppare un episodio depressivo durante la propria esistenza è di circa il 15%.
L’esordio può avvenire a qualunque età, ma è più frequente tra i 20 e i 30 anni. Secondo una recente indagine di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere infatti la depressione impatta negativamente in tutte le sfere della vita: sull’autostima (78%), sulla propria vita sociale e relazionale (70%) e sugli interessi personali (67%) coinvolgendo non solo il paziente, ma anche la sua famiglia.
Queste la parole di Francesca Merzagora, Presidente Onda, che hanno descritto il lavoro di Mencacci e Scaccabarozzi nella presentazione che ne è stata fatta a Milano:
«La depressione è uno dei focus della nostra attività, perché è sottostimata, a forte prevalenza femminile, spesso correlata ad altre patologie, con un forte impatto sulla qualità della vita e sulla quale aleggia ancora uno stigma da superare. Proprio per sensibilizzare su questa patologia Claudio Mencacci e Paola Scaccabarozzi hanno scritto un volume divulgativo, pubblicato nella collana Self Help di Franco Angeli, su tutti gli aspetti e i riflessi della depressione portando anche delle testimonianze di chi l’ha vissuta, e in molti casi superata, con l’obiettivo di affrontare più serenamente quella che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2030 sarà la malattia cronica più diffusa.»
Questo, invece, Claudio Mencacci, coautore del libro e Direttore del Dipartimento salute mentale e neuroscienze ASST del Fatebenefratelli Sacco di Milano:
«La depressione condiziona pesantemente la vita di chi ne soffre e può diventare una condizione debilitante anche per i suoi riflessi sulla sfera cognitiva riducendo il funzionamento della persona in ambito lavorativo, scolastico e sociale. Nuovi scenari per la cura della depressione si stanno facendo strada in psichiatria. Uno degli aspetti più rilevanti e innovativi ad esempio è la scoperta della relazione fra infiammazione e depressione: pazienti con infiammazione sistemica sono frequentemente depressi e pazienti depressi mostrano un aumento di indici dell’infiammazione. Questo volume, i cui diritti d’autore cederò a Onda, vuole restituire una rappresentazione della depressione nelle sue varie manifestazioni, nella speranza che le persone che ne soffrono possano affrontarla nella maniera più efficace.»
Infine, le parole della coautrice, Paola Scaccabarozzi, giornalista e divulgatrice scientifica:
«La depressione è una patologia della mente e dell’anima che a cascata innesca sentimenti di colpa, di inadeguatezza e di incapacità di reagire agli stimoli esterni. È un’apatia logorante che fa vedere la vita a tinte fosche e può colpire in tutte le fasi dell’esistenza, ma fortunatamente la possibilità di uscirne esiste. Questo volume vuole essere uno strumento per conoscerla meglio, prevenirla e affrontarla grazie alle nuove conoscenze scientifiche, al supporto di associazioni e centri di riferimento elencati nel libro e alle testimonianze di chi con la depressione ha dovuto fare i conti in prima persona.»