Politica

Ecco cosa ha detto Elly Schlein alla Direzione Nazionale del 19 giugno

Dopo le polemiche (le nuove polemiche) dei giorni scorsi sulla segretaria dem, oggi Elly Schlein ha presieduto la direzione nazionale in cui ha tenuto una relazione dove ha affrontato molte delle questioni ancora aperte dentro il partito.

Ecco alcuni dei temi trattati nella relazione. 

"Oggi non abbiamo una coalizione e non vinciamo da soli, così come non perdiamo da soli. Non pensiamo di essere autosufficienti, abbiamo bisogno di costruire sinergie con le altre forze alternative alla destra. Col M5s saremo alleati in Molise, lo eravamo anche prima della manifestazione. Questo non vuol dire che siamo d'accordo su tutto. Sull'Ucraina per esempio siamo molto distanti.  Una forza di sinistra non può dismettere la parola pace. Il Pd è coerente col popolo ucrainoIl 30 giugno organizziamo una grande iniziativa sulla casa, invitando associazioni dei proprietari e sindacati degli inquilini, terzo settore, associazioni e studenti per valorizzare le buone pratiche che già portiamo avanti nei comuni a guida Pd”. “L'impossibilità di trovare casa – ha aggiunto Schlein – mina il diritto allo studio. Il governo Meloni non ha confermato i 330 mln per il fondo per l'affitto e la morosità incolpevole e quindi chiediamo che il governo ci ripensi e confermi quelle risorse importanti.La Meloni ha passato tutta la campagna elettorale dicendo che bisognava cambiare il Pnrr, dopo 9 mesi ancora non ha detto cosa vuole cambiare. È una vergogna che una presidente del consiglio come Meloni parli di pizzo di stato strizzando l'occhio a chi evade e a chi fa nero. Il messaggio sotteso è che si possa tagliare le tasse anche ai ricchi perché i servizi verranno meno non per loro ma per i poveri che non hanno voce.Quello che vi proponiamo è un'estate militante, che porti tra la gente raccogliendo bisogni e proponendo soluzioni concrete, tra quelli che già vivono sulla propria pelle le scelte del governo Meloni. Disponibili a lavorare ad una riforma dell'abuso d'ufficio, ma l'abrogazione sarebbe in contrasto con la normativa europea.Fidiamoci dell'Emilia Romagna, il governo nomini al più presto un commissario per quel territorio. La Festa nazionale dell'Unità sia fatta proprio in Romagna, a Ravenna. Sul clima c'è tanto da fare. Approviamo subito una legge che metta fine al consumo di suolo e che sostenga le associazioni dei costruttori sulla rigenerazione urbana.Sull'autonomia differenziata si vuol portare a compimento i mai sopiti sogni della secessione leghista. Il 14 e 15 luglio ci sarà un'iniziativa con i sindaci.C'è stato un forte psicodramma attorno alla sconfitta alle amministrative. Noi oggi non abbiamo una coalizione e non vinciamo da soli, così come non abbiamo perso da soli. Non pensiamo di essere autosufficienti e abbiamo bisogno di costruire sinergie con le altre forze politiche alternative alla destra. Per questo continueremo a insistere con le altre opposizioni sui temi su cui possiamo unire le forze piuttosto che insistere su differenze che pure sono significative. ..."

La Schlein, inoltre, non ha mancato di inviare  un abbraccio a Romano Prodi per la scomparsa della moglie, Flavia Franzoni, e non ha mancato neppure di ricordare a Matteo Renzi, che come sua abitudine attacca chiunque ricopra l'incarico di segretario dei dem (non essendoci uno dei suoi dipendenti, uno di quelli da lui lasciati al tempo in quel partito in qualità di avvelenatori di pozzi), chi sia e cosa rappresenti:

"Renzi parla di subalternità ma appena arrivato al Nazareno invitò Berlusconi".

In fondo basta poco, quasi nulla, per descrivere le capacità di un Renzi qualunque.

Il Pd, più che un partito, è un paradosso. È un aggregato di correnti guidate da persone che rappresentano se stesse e gli interessi di bottega di qualche aggregatore di voti... tutta roba, però, che collide con la sinistra e con coloro che vorrebbero votare un partito di sinistra. Così, dei parlamentari capi-corrente che si fanno eleggere truffando gli elettori a cui hanno promesso politiche che non  voteranno mai, ancora una volta pretendono di tenere in ostaggio la neo segretaria e la sua linea politica per difendere i loro interessi e quelli dei grandi elettori che li supportano. 

Se la Schlein vuol far sopravvivere il partito è ora che lasci da parte l'educazione, che smetta di ripetere di parlare di unità e di vagheggiare concordia... deve solo "sputtanare" chi lo merita, indicandogli la porta più vicina da cui uscire e pretendere coerenza da chi resti, giurando fedeltà su un programma di partito che guardi non all'iperliberismo, ma al socialismo. 

E oltre alle responsabilità degli avvelenatori di pozzi all'interno dei dem, non vanno comunque dimenticate le mancanze di cui si è finora resa colpevole la Schlein: il non aver imposto una linea politica di sinistra (nonostante sia stata eletta per questo) e il non aver pubblicato uno straccio di programma sugli obiettivi a cui il suo Pd aspira.

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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