In una intervista, Bianca Berlinguer, che dalla prossima stagione farà informazione da Rete 4, dopo esser passata a Mediaset, ha raccontato alcune sue esperienze di quando era in Rai. Protagonista di una di queste il noto senatore tuttofare proprietario di Italia Viva:
"Il fatto che io sia una donna di sinistra - ha detto Bianca Berlinguer - per qualcuno ha generato un'equazione... che, allora, dovevo assecondare le decisioni di quella parte politica. In particolare era stata la pretesa di Matteo Renzi. Quando ero direttore del Tg3 richiedeva due servizi al giorno, uno contro i 5 stelle ed un altro contro Bersani.Vedo che oggi il suo giornale attacca me ed altri perché avremmo ceduto al richiamo dei soldi".
Qualcuno può aver dei dubbi che uno come Renzi non abbia fatto ciò che la Berlinguer ha rivelato? Sicuramente no. Ma, nonostante ciò, il senatore di Rignano sull'Arno, dopo le dichiarazioni della giornalista ha prontamente fatto sapere, urbi et orbi, di aver dato il solito mandato ai soliti propri legali "per citare in giudizio civile e penale la dottoressa Bianca Berlinguer per le sue dichiarazioni contenute su Il Fatto Quotidiano".
Perché riportare la notizia dell'ennesima querela di Renzi? Tante ne ha fatte che non possono certo essere una novità. La notizia serve però come esempio per far capire come lui ed altri come lui intendono il modo di far politica. Per i Renzi presenti in Italia per partecipare alla vita pubblica ed esserne protagonista non è necessario tanto avere dei reali contenuti da promuovere che siano spendibili, utili ed efficaci per la comunità... certo, qualche iniziativa di bandiera per distinguersi dagli altri la deve pur avere, ci mancherebbe... ma la cosa importante per prevalere e primeggiare è quella di distruggere colui che si è identificato come rivale o come ostacolo, sia partito che politico.
Per questo, a seguito della sua ossessione per i 5 Stelle e Giuseppe Conte, Matteo Renzi è uno dei più accesi fautori della "Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2".
Lo ha rivelato in passato e lo ha confermato nelle scorse ore nella sua ultima dichiarazione social: "Perché si sono chiamati i soldati russi in Italia in piena pandemia? Qualcuno ha fatto la cresta sulle mascherine e sui ventilatori? Durante il COVID la politica ha compiuto le scelte corrette o qualcuno ha fatto il furbo? Su questi temi da mesi Italia Viva chiede che si faccia una commissione parlamentare di inchiesta. Anziché aggredire gli avversari, Giuseppe Conte spieghi perché ha chiamato Putin facendo entrare in Italia i militari russi o se qualcuno dei suoi colleghi ha lucrato business sulle mascherine e sui ventilatori o sui banchi a rotelle. Perché su questo tema i grillini hanno paura della trasparenza e della verità?"
L'iniziativa di istituire tale assurda Commissione approvata ieri alla Camera è uno strumento, in vista delle prossime Europee, per utilizzare la lotta al Covid in funzione politica, dove sulla graticola verranno messi Conte (al tempo presidente del Consiglio), Speranza (al tempo ministro della Salute) e i partiti cui appartengono, Movimento 5 stelle e Partito Democratico.
Chiunque abbia un minimo di sale in zucca sa che la finalità di quella Commissione non può essere diversa. Ma come si fa a giudicare le scelte politiche fatte da un governo nell'affrontare un'emergenza che riguarda l'intera nazione e che in precedenza nessuno mai ha dovuto affrontare prima.?
E a ulteriore conferma di quanto sia strumentale l'iniziativa è il supporto dato alla Commissione da parte di forze politiche come Lega e Fratelli d'Italia i cui componenti, durante la pandemia, hanno dichiarato e sostenuto tutto e l'esatto contrario! E senza vergogna, adesso pretendono di giudicare le decisioni prese in quei frangenti.
Lo ha ricordato Giuseppe Conte nella sua dichiarazione di voto:
"Noi al Governo ci siamo impegnati al massimo, massimo impegno, non abbiamo conosciuto giorno e notte per mettere in salvo il Paese, per cercare di capire quale strategia attuare. Le attuali forze di maggioranza erano all'opposizione e, salvo alcune eccezioni, si sono caratterizzate subito per un'insana dialettica politica. Ci sono stati gesti di ambiguità e incertezza, speculazioni politiche continue e addirittura veri e propri gesti e azioni di sciacallaggio politico.Se dovessimo andare alla memoria, ognuno di noi ha tantissimi ricordi. Ricordo il leader della Lega, c'è un Salvini 1, 2, 3, 4, tutto e il contrario di tutto: aprite, chiudete. Ancora ricordo, ai primi di marzo, un video in cui Matteo Salvini invitava a mettere da parte le polemiche politiche e diceva: “dobbiamo salvaguardare l'immagine del Paese contro gli attacchi che ci vengono dall'estero”. Qualche ora dopo, in un'intervista a El Pais, parla male del nostro Paese: “non siamo in grado di gestire la pandemia”. Deprime e butta giù l'immagine del nostro Paese. Ma non era solo, in dolce compagnia. Renzi addirittura va in mondovisione, in quegli stessi giorni chiama a raccolta tutte le sue amicizie d'oltreoceano, parla alle TV americane per dire: “mi raccomando popolo americano non commettete i gravi errori che stiamo commettendo noi”. E che dire dell'attuale leader, Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni? Qui è un florilegio di tanti gesti, di tante situazioni e di tante dichiarazioni. Ne ricordo qualcuna. Ci impegnammo severamente, con varie variazioni di bilancio, per mettere a terra 130 miliardi, uno sforzo organizzativo pazzesco per il nostro Paese - lo stiamo vedendo adesso con le difficoltà del PNRR -, 130 miliardi per le famiglie e per le imprese in tempi rapidi. Eppure Giorgia Meloni interveniva con i suoi video e con le sue lettere: “Presidente del Consiglio, metta subito a disposizione di chiunque 1.000 euro con un clic”. Adesso, da Presidente del Consiglio, non riesce a distribuire neppure pochi spiccioli di fronte ad un carovita (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Con i soldi da lei messi a disposizione, con i pochi spiccioli gli italiani non riescono a comprare neppure il mouse per cercare di tentare di schiacciare quel clic. E che dire, ci ricordiamo - le immagini sono lontane, ma non sbiadite - Giorgia Meloni dall'opposizione quando tuonava contro i responsabili di Governo accusandoci di essere criminali. Vi ricordate come appariva trasfigurata quando si scagliava contro la proclamazione dello stato di emergenza? Ebbene, noi stenteremmo ad accostare quell'immagine all'immagine del Presidente del Consiglio attuale, che, qualche mese or sono, in Consiglio dei ministri, in un decreto, alla chetichella, ha introdotto la proclamazione dello stato di emergenza, ma non per la devastante pandemia, perché non riesce a gestire lo sbarco dei migranti, dopo aver constatato il fallimento della sua ricetta, con cui ci ha rintronato le orecchie per anni, sul blocco navale, che è irrealizzabile. E potremmo aggiungere ancora, purtroppo appaiono davvero imbarazzanti, le dichiarazioni della attuale Ministra Santanchè, quando andava a tuonare in tutte le trasmissioni televisive per quanto riguarda l'emergenza degli ammortizzatori sociali per aiutare i lavoratori. Pensavamo di aver toccato il fondo raccogliendo tutte queste immagini, poi il fondo lo tocchiamo oggi con l'istituzione di questa Commissione di inchiesta COVID. ..."
E poi ha concluso così:
"Allora, io vi accuso… vi accuso davanti al popolo italiano, perché questa Commissione è una farsa. Non è un atto di coraggio politico, è un atto di vigliaccheria! È un atto che rivela la vostra scarsa credibilità politica. Avete dalla vostra solo una cosa: la forza dei numeri, però non vi riconosciamo nessuna autorevolezza politica e morale. Questa votazione ve la fate da soli, perché noi ascolteremo l'intervento dell'ex Ministro Roberto Speranza e questo schiaffo che state dando agli italiani, alle famiglie che hanno subito perdite, a tutto il personale sanitario che ha lavorato, a tutte le Forze di polizia, lo darete senza la nostra complicità!"
Questi alcuni passaggi dell'intervento di Roberto Speranza:
"Con la proposta di questa Commissione, cari colleghi, pensate di essere e tutti pensiamo di essere all'altezza del nostro compito di legislatori? Penso, sinceramente, proprio di no. E lo dico con rammarico e con amarezza. Negli anni da Ministro, ho sempre detto, a volte controvento, che sui temi fondamentali della sanità e della difesa del diritto alla salute non bisogna dividersi, ma unire il Paese, perseguendo esclusivamente l'interesse pubblico. Oggi che siedo nei banchi dell'opposizione, dico esattamente la stessa cosa: serve unità, non polemiche strumentali e fuori dal mondo. Servono regole, serietà e rigore, non propaganda becera e inutile, come, invece, voi volete fare. ...Questa Commissione, per come l'avete pensata, è indegna - indegna! - di un grande Paese come l'Italia. Sì, l'Italia è un grande Paese e dobbiamo esserne orgogliosi. Lo ha dimostrato anche durante quegli anni drammatici del COVID. Il Paese ha retto, tra mille difficoltà, e si è rilanciato. Ha dimostrato di avere un grande Servizio sanitario nazionale e, nonostante il sottofinanziamento, grazie ai nostri medici, i nostri infermieri, il nostro personale sanitario, che non smetteremo mai di ringraziare, il Paese ha dimostrato di essere comunità, di avere il senso delle regole, rispettando sempre scelte dolorose, ma necessarie. ...L'altro grande tema, su cui si capisce quale sia la vera finalità della Commissione d'inchiesta, riguarda le regioni. Se Commissione deve essere, allora, si occupi davvero di tutto quello che è successo. Ma voi avete scelto, con una mossa strabiliante, di escludere le regioni dal perimetro dei lavori della Commissione, regioni che, com'è noto e come sanno benissimo anche a casa, hanno competenze primarie nella gestione della sanità e naturalmente le hanno avute nell'organizzazione della risposta all'emergenza pandemica. Diciamocelo con chiarezza: possiamo indagare persino su quello che è successo in Cina, ma non potremo indagare su quello che è successo a Milano, a Palermo, a Roma, a Napoli. Come spiegate agli italiani questa cosa? Mi dovete dire come la spiegate! E questo getta la maschera e fa capire qual è la vostra finalità; qui casca l'asino, come si sarebbe detto una volta. Il vostro obiettivo non è fare luce e chiarezza su un momento drammatico della vita del Paese. Su questo - lo abbiamo detto e lo ribadiamo - noi saremo ultra-disponibili a dare una mano. Il vostro intento è altro, è chiaro ed è diabolico: usare la Commissione per colpire i vostri avversari politici. Non vi rendete conto, però, che così fate solo del male al Paese e alle istituzioni democratiche, svilendo il ruolo delle Commissioni d'inchiesta. Per questo noi vi diciamo “no”. Se è questo lo spirito, potete farvi da soli la Commissione, segnando un precedente negativo della storia repubblicana, in cui le Commissioni di solito si sono fatte unitariamente. Non è accettabile il tribunale politico che avete immaginato. ...Sul nostro lavoro, come è noto, si è già concentrata la magistratura, arrivando in tempi brevi alla verità giudiziaria con un'archiviazione con formula piena, con argomentazioni ineccepibili che hanno considerato le ipotesi di reato, per me e il Presidente Conte, totalmente infondate.È l'ennesima prova che abbiamo operato nell'interesse esclusivo del Paese, con disciplina e onore. Con disciplina e onore, come dice la Carta costituzionale, e nessuna Commissione potrà cancellare questo fatto".