Va avanti l'assemblea permanente dei lavoratori dell'Auchan di via Argine: il presidio è iniziato dopo l'annuncio della cessione dell'ipermercato, operazione che pare verrà portata a termine il prossimo 30 aprile.

I lavoratori puntano alla modifica di una decisione che al momento lascia i 158 dipendenti della struttura nella totale incertezza per quanto riguarda il loro lavoro. "C’era una volta un centro commerciale a via Argine", inizia così la missiva, rivolta al Prefetto di Napoli e a  tutta la cittadinanza partenopea, per segnalare l’ennesima sconfitta del sistema commerciale locale.

Va sottolineato lo stato d’animo pervaso da delusione e sostanziale isolamento diffuso tra i dipendenti dell’Auchan e si ricorda che proprio la percezione dell’abbandono che da anni dilaga tra le attività commerciali nella città partenopea, rende ancora più preoccupante la nuova vertenza.

E’ una situazione molto pericolosa, perché crea un brutto precedente che scoraggia i dipendenti di tutta la catena ma anche i commercianti presenti ed anche quelli che vorrebbero aprire attività nuove che si spaventano vedendo la  fine di quelle più radicate nella GDO. E’ doveroso esprimere la solidarietà alle lavoratrici e lavoratori e si sottolinea la necessità, immediata, di  coinvolgimento di tutte le parti interessate per una soluzione positiva.

Un ruolo importante potrebbe essere giocato anche dalla stessa proprietà del centro commerciale per incentivare il nuovo investitore, che con il  coinvolgimento le parti interessate, per cercare una soluzione che eviti il depauperamento del tessuto produttivo napoletano e la crisi di una ennesima realtà commerciale del territorio.

L’appello  ribadisce la necessità da parte delle amministrazioni locali e nazionali, ad essere più presenti e disponibile all’ascolto degli operatori dell’Auchan, al fine di trovare soluzioni nuove e condivise traendo ispirazione dai modelli che sono risultati vincenti.

Cosi a margine della protesta di questa mattina, sono intervenuti i Dirigenti Nazionali del Movimento Nazionale per la Sovranità-Salvini Premier, Rosario Lopa e Alfredo Catapano.