La Toscana è la prima regione italiana ad approvare una proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita, promossa dall'Associazione Luca Coscioni e supportata da oltre 10 mila firme.
Si tratta di un risultato prezioso per garantire il rispetto della libertà di scelta dei cittadini sul fine vita dai rischi di arretramento, nonostante quanto sancito dalla Corte Costituzionale.
Il Parlamento, invece, è in enorme ritardo, nonostante i richiami, in proposito, della Consulta.
Così il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha commentato la nuova legge sul fine vita approvata dal Consiglio regionale con 27 voti a favore, 13 contrari e nessun astenuto:
"Oggi dalla Toscana arriva un forte messaggio di civiltà. Colmiamo una lacuna e compiamo per primi un salto in avanti rispetto ad altre Regioni e allo stesso Parlamento che era stato chiamato dalla sentenza della Corte costituzionale a pronunciarsi.La nuova legge da una proposta di iniziativa popolare, fissa procedure, tempi, disciplina, fino al costo dei farmaci e alle modalità con cui da un punto di vista della commissione scientifica si valutano gli elementi fissati dalla Corte: l'irreversibilità della patologia, lo stato di dipendenza da macchinari per vivere, la piena coscienza della scelta.La legge si pone con assoluta legittimità nel percorso indicato dalla Consulta per un fine vita medicalmente assistito.Il Parlamento trovi in questo passo della Toscana un impulso a legiferare su una questione delicata e complessa che tocca da vicino la vita dei cittadini".