Le nuove mafie puntano al controllo dell’economia dei territori infiltrati a livello transnazionale. Nessuno Stato europeo è immune. Il loro salto di qualità è stato proprio il superamento dei confini nazionali. Oggi dobbiamo parlare di mafie al plurale e di transnazionalità.

Le associazioni mafiose fanno rete ovunque cancellando frontiere e confini. Oggi possiedono ingenti mezzi economici e finanziari, professionalità di primo livello e tecnologie tra le più avanzate al mondo. Costituiscono i loro imperi finanziari scegliendo gli Stati che hanno legislazioni antimafia inefficaci. Si muovono in contesti territoriali dove la normativa di contrasto alla criminalità organizzata di tipo economico è quasi inesistente.

L’Europa deve preoccuparsi e non poco poiché le mafie hanno una specifica capacità nel riuscire a eludere le norme o aggirarle, sfruttando proprio queste lacune esistenti. Quando ci sono grandi interessi economici in gioco, le mafie fanno sempre squadra e operano unite per conseguire i loro interessi criminali. Fino a qualche anno fa si poteva parlare di mafia al singolare oggi una lotta individuale non è più consentita poiché le mafie di nuova generazione operano spesso unite tra loro.

Vincenzo Musacchio, giurista e docente di diritto penale, è associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). E' ricercatore dell'Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. E’ stato allievo di Giuliano Vassalli e amico e collaboratore di Antonino Caponnetto.